tag:blogger.com,1999:blog-63629462301703641782024-02-28T15:27:50.098+00:00FILOSOFIA LOREN (era RADIO PAVLOV!)meno male che intorno all'Italia c'è il mondo.Radio Pavlovhttp://www.blogger.com/profile/02457135355488424585noreply@blogger.comBlogger111125tag:blogger.com,1999:blog-6362946230170364178.post-22691926302401611572024-02-26T17:30:00.001+00:002024-02-26T17:30:09.113+00:00TRA UNA VITA E L'ALTRA. LA BELLEZZA, L'ITALIA, LO IN YUN 인연. <p><span style="font-family: times;"> </span></p><div style="caret-color: rgb(34, 34, 34); color: #222222;"><h1><span style="font-family: times; font-size: small; font-weight: normal;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhrvVqgDdFhB8y0vKUN_62vK8vzpvdu53kkFJMLIwM4UPSYkeH-Uk7wpR5ZeqRmQQCvhVAZ3GaHVTMc8thdyZhJMf8FCrt3QYohXnQhyphenhyphenG-GLuW-zAbtmwqELqhEqf9st8L46Hkto0Os6MClFJ0vENV7k3hcsH45parumaOX8wwqZaPwts5PU2ZR9yye/s588/locandinapg1.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="588" data-original-width="420" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhrvVqgDdFhB8y0vKUN_62vK8vzpvdu53kkFJMLIwM4UPSYkeH-Uk7wpR5ZeqRmQQCvhVAZ3GaHVTMc8thdyZhJMf8FCrt3QYohXnQhyphenhyphenG-GLuW-zAbtmwqELqhEqf9st8L46Hkto0Os6MClFJ0vENV7k3hcsH45parumaOX8wwqZaPwts5PU2ZR9yye/s320/locandinapg1.jpg" width="229" /></a></div>capitano a volte film che ti trapassano, ti confermano qualcosa e t'insegnano qualcos'altro. ti spingono in avanti nell'esser quel che sei. </span></h1><h1><span style="font-size: small;"><span style="font-family: times; font-weight: normal;">una domenica qualunque (ieri, 25 febbraio 2024) sono andato al cinema seguendo i gusti e i suggerimenti di Claudio, il mio compagno. non volevo neanche sapere di cosa parlava il film. comunque era al cinema Mexico: una garanzia. </span></span></h1><h1><span style="font-size: small;"><span style="font-family: times; font-weight: normal;">il film si chiama "Past Lives" (Vite Passate) e sorprende che sia un'opera prima. la regista Celine Song è donna e tanti nomi di donna ho visto scorrere nei titoli di testa e di coda del film. l'eccezionalità legata all'essere donna sarà un caso? non credo. non penso che le donne siano superiori agli uomini ma qualche indizio d'interpretazione e controllo sulla gestione della vita possono spesso darcelo. e questo film lo fa.</span></span></h1></div><div style="caret-color: rgb(34, 34, 34); color: #222222;"><span style="font-family: times;">parla di vita normale, caratteri belli o brutti, decisioni, momenti speciali oppure no, incontri avvenuti e incontri mancati: resti a bocca aperta davanti alla capacità e il il coraggio nel rendere eccezionale la vita quotidiana.</span></div><div style="caret-color: rgb(34, 34, 34); color: #222222;"><span style="font-family: times;">è un film magico e incomparabile rispetto allo squallore "telefonato" e telenovelo del cinema italiano che stiamo quasi sempre vedendo in questi ultimi anni. i tre attori protagonisti sono a dir poco straordinari e li ami tutti e tre in ciascun istante, ciascun secondo, ciascuna espressione. senza fare spoiler c’è una scena di dialogo, a letto, tra marito e moglie che per crudezza, correttezza e onestà penso mi marcherà tutta la vita d'ora in poi per onestà e correttezza. ero felice di essere al cinema con l’uomo con cui questa correttezza io ho potuto sperimentarla. </span></div><div style="caret-color: rgb(34, 34, 34); color: #222222;"><span style="font-family: times;"><br /></span></div><div style="caret-color: rgb(34, 34, 34); color: #222222;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgcHEB3pAYBW55HYoYAbR3oWK4okcrnMxcvvQQQDrIRdrOZxrIz6eOFnoLzOfzB6-NQWDY2pVQ1-otqqQb6RV-ZmVaO0D_hFEfWajX61oS0__nXcy5C981tuZO10BwDBn6BiT8HgErBGksA_F0vmKfknKMDiZht-Pw0g47_VHIdsdb5WstBmeB98IJp/s2822/Screenshot%202024-02-26%20alle%2017.48.21.png" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: times;"><img border="0" data-original-height="1450" data-original-width="2822" height="164" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgcHEB3pAYBW55HYoYAbR3oWK4okcrnMxcvvQQQDrIRdrOZxrIz6eOFnoLzOfzB6-NQWDY2pVQ1-otqqQb6RV-ZmVaO0D_hFEfWajX61oS0__nXcy5C981tuZO10BwDBn6BiT8HgErBGksA_F0vmKfknKMDiZht-Pw0g47_VHIdsdb5WstBmeB98IJp/s320/Screenshot%202024-02-26%20alle%2017.48.21.png" width="320" /></span></a></div><div style="caret-color: rgb(34, 34, 34); color: #222222;"><span style="font-family: times;"><br /></span></div><div style="caret-color: rgb(34, 34, 34); color: #222222;"><span style="font-family: times;"><br /></span></div><div style="caret-color: rgb(34, 34, 34); color: #222222;"><span style="font-family: times;"><br /></span></div><div style="caret-color: rgb(34, 34, 34); color: #222222;"><span style="font-family: times;"><br /></span></div><div style="caret-color: rgb(34, 34, 34); color: #222222;"><span style="font-family: times;"><br /></span></div><div style="caret-color: rgb(34, 34, 34); color: #222222;"><span style="font-family: times;"><br /></span></div><div style="caret-color: rgb(34, 34, 34); color: #222222;"><span style="font-family: times;"><br /></span></div><div style="caret-color: rgb(34, 34, 34); color: #222222;"><span style="font-family: times;"><br /></span></div><div style="caret-color: rgb(34, 34, 34); color: #222222;"><span style="font-family: times;"><br /></span></div><div style="caret-color: rgb(34, 34, 34); color: #222222;"><span style="font-family: times;"><br /></span></div><div style="caret-color: rgb(34, 34, 34); color: #222222;"><span style="font-family: times;">a proposito d'Italia, eravamo reduci da una visita con pranzo domenicale da mia madre, 90 anni, che ieri era in forma esplosivamente straordinaria. ci ha raccontato alcuni pezzi della storia della sua vita e della sua famiglia, in particolare mia zia Nina. </span><span style="font-family: times;">era una persona da film: fisionomia tipo Maria Callas, alta e altera, capace di dare confidenza e affetto illimitato se conquistavi la sua stima. da famiglia poverissima (un padre fedifrago e traditore durante la Seconda Guerra Mondiale) riuscì a diventare capo produzione di una piccola sartoria prêt-a-porter: tutti i giorni tram e treno fino ad paese sul lago di Como. </span></div></div><div style="caret-color: rgb(34, 34, 34); color: #222222;"><span style="font-family: times;">dopo una vita sentimentale che sembra un film (anche traumatico) finì per sposarsi con un uomo siciliano e andò a vivere in quell'isola, a inizio anni '70, rovinandosi l’esistenza da donna milanese all’avanguardia qual'era. le poche volte che è tornata qui voleva subito bene l'acqua del rubinetto di Milano perché diceva avesse il sapore della libertà.</span></div><div style="caret-color: rgb(34, 34, 34); color: #222222;"><span style="font-family: times;"><br /></span></div><div style="caret-color: rgb(34, 34, 34); color: #222222;"><span style="font-family: times;">nel racconto mia madre ha usato un termine che non sentivo da tanti anni: Bassitalia. </span></div><div style="caret-color: rgb(34, 34, 34); color: #222222;"><span style="font-family: times;"><a href="https://www.ibs.it/elogio-della-bassitalia-con-qualche-ebook-mimmo-nunnari/e/9788849865639">Bassitalia</a> è una parola che ho sentito per tutta l'infanzia e adolescenza poi scomparve per ragioni di rispetto e politicamente corretto. però è un'evidenza territoriale e descrive, racconta quante nazioni siamo in una penisola.</span></div><div style="caret-color: rgb(34, 34, 34); color: #222222;"><span style="font-family: times;">durante il film che tra tante cose racconta di spostamenti e cambi di prospettiva culturale tra Corea del Sud e Nord America, mi domandavo che fine possono aver fatto tutte le storie che si potevano raccontare in questa evidenza geografica prima - e nazione poi - chiamata Italia: grandi differenze, grandi possibili incontri (io sono figlio di uno di questi). si sarebbero potuti mettere a frutto, e ci avrebbe fatto del bene. impera invece una mediocrità, di destra o sinistra non importa, tipica del bar o parrucchiere, priva di qualunque ragionamento su noi stessi e inutile a qualsiasi progetto di futuro. </span></div><div><span style="font-family: times;"><span style="color: #222222;"><span style="caret-color: rgb(34, 34, 34);">"Io sono Giorgia" è stato il libro più venduto durante l'emergenza Covid-19? i risultati da retrocessione a terzo mondo li vediamo... pressapochismo, opportunismo, mediocrità. un programma come "Che tempo che fa" scacciato dal servizio pubblico porta a una TV privata milioni di ascoltatori dando un’immagine umana e profonda di </span></span><a href="https://www.youtube.com/watch?v=fvG7m7mzHgE" style="caret-color: rgb(34, 34, 34); color: #222222;">Naomi Campbell.</a><span style="color: #222222;"><span style="caret-color: rgb(34, 34, 34);"> la bellezza non è sinonimo di stupidità e il Paese che ritiene di essere il migliore o il più bello del mondo dovrebbe imparare a guardarsi allo specchio con onestà. </span></span></span></div><div style="caret-color: rgb(34, 34, 34); color: #222222;"><span style="font-family: times;">ma abbiamo visto a Sanremo una Bassitalia che piangeva accusando di essere discriminata quando sospettata di giocare sporco con le votazioni, abbiamo un leader politico nato nella Lombardia che non sa gestire con intelligenza la propria fortuna che dice cose vergognose ogni volta che apre la bocca. l'Italia è un Paese che la TV privata ha unito al ribasso, per i suoi difetti. e le ignoranze sanno come farsi forza l’una con l’altra per impedire un civile sviluppo. è il disastro dell’Italia attuale, pensavo, mentre aspettiamo i risultati elettorali della Sardegna, isola che quest'Italia ha permesso di unire.</span></div><div style="caret-color: rgb(34, 34, 34); color: #222222;"><span style="font-family: times;"><br /></span></div><div style="caret-color: rgb(34, 34, 34); color: #222222;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjamIxmh0Ec0Og9GTNvXLjRV5ZSby80o0HuGJrZ4vRiKRBWnnttRKmwRbHvRRpzXhFgXqrvMUMLLe6koZ0h5N3mvEAWzl1jmA4r2QM_XVXpOw6dOFB7aDutyLQxttioAhiVGBLIb-9XqUlq5HwN_JCm1lTGksl-q_ykEB6Dz136LQNjpvuNORmCkZJ1/s1024/1412552_5_sp_s2_pastlivescourtesyofa24_400648_crop.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><span style="font-family: times;"><img border="0" data-original-height="536" data-original-width="1024" height="168" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjamIxmh0Ec0Og9GTNvXLjRV5ZSby80o0HuGJrZ4vRiKRBWnnttRKmwRbHvRRpzXhFgXqrvMUMLLe6koZ0h5N3mvEAWzl1jmA4r2QM_XVXpOw6dOFB7aDutyLQxttioAhiVGBLIb-9XqUlq5HwN_JCm1lTGksl-q_ykEB6Dz136LQNjpvuNORmCkZJ1/s320/1412552_5_sp_s2_pastlivescourtesyofa24_400648_crop.jpg" width="320" /></span></a></div><span style="font-family: times;">ma torniamo a "Past Lives", il film che chiede "cosa siamo qui fare". spiega un concetto coreano che non conoscevo: In Yun, la magia di una coincidenza, un gioco del destino: l'incontro tra due persone potrebbe permettere qualcosa di speciale, forse richiama un incontro avvenuto in una precedente esistenza o anticipa qualcosa che avverà nel successivo. </span></div><div style="caret-color: rgb(34, 34, 34); color: #222222;"><span style="font-family: times;">c’è qualcosa di un film, "Sliding Doors", c’è forse un richiamo al concetto di serendipità e questo "toque" d'intelligenza dall'Oriente per me fa parallelo con un altro film straordinario che ho recentemente visto: "Sidonie in Giappone" con Isabelle Huppert e l'idea giapponese che le persone scomparse restano vive finché le ricordiamo. come fantasmi positivi e guide per aiutarci a regolare le nostre esistenze. </span></div><div style="caret-color: rgb(34, 34, 34); color: #222222;"><span style="font-family: times;"><br /></span></div><div style="caret-color: rgb(34, 34, 34); color: #222222;"><span style="font-family: times;">tra gli attori mi stordito per bellezza, intelligenza e disponibilità quello che definerei "maschio Alfa per intelligenza", John Magaro, attore americano di origini metà calabresi (papà) e metà ebraiche askhenazite (mamma): un bingo dell'amore, insomma e nel film è l’uomo che sa ascoltare le donne. saper ascoltare anche quando l'altro o l'altra non dice quello che vorremmo è l'unica garanzia perché un rapporto possa durare.</span><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgNi7_d_WMWjqfdH2UgBZA6huRT2NGfsbNkiYwhYvBpgs01InPtop6IwyANafSGc5xtHxh3VF7MEGNHzJ32q61TeRhbiHNjYxkogFWKuNtGnl3asnW_xW-AjsKGZcmnHsRNd2ZJVS0WbK2kZz5tyWmg-tp_2voHISWd9wQUZOFMYjBxnLdw8rKU2irn/s1440/508215_v9_bb.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: times;"><img border="0" data-original-height="1440" data-original-width="1080" height="235" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgNi7_d_WMWjqfdH2UgBZA6huRT2NGfsbNkiYwhYvBpgs01InPtop6IwyANafSGc5xtHxh3VF7MEGNHzJ32q61TeRhbiHNjYxkogFWKuNtGnl3asnW_xW-AjsKGZcmnHsRNd2ZJVS0WbK2kZz5tyWmg-tp_2voHISWd9wQUZOFMYjBxnLdw8rKU2irn/w176-h235/508215_v9_bb.jpg" width="176" /></span></a></div></div><div style="caret-color: rgb(34, 34, 34); color: #222222;"><span style="font-family: times;">nel dialogo cui accennavo in camera da letto su chi e cosa crediamo di essere o se è valsa la pena, la donna/moglie risponde e conclude: "se sono finita qui, qui devo stare", e ma non in senso squallido, rinunciatario o miserabile ma cercando di fare il meglio con quello che abbiamo.</span></div><div style="caret-color: rgb(34, 34, 34); color: #222222;"><span style="font-family: times;">la vità è saper costruire con il puzzle dei particolari a disposizione un’esistenza decente. </span></div><div style="caret-color: rgb(34, 34, 34); color: #222222;"><span style="font-family: times;">ero al cinema e pensavo che in questo l’amore omosessuale è un po’ penalizzato perché mancano le coordinate, le regole, quel po' di educazione necessaria alla sua stabilità ...ma con la mia testardaggine e un po' di fortuna sono riuscito ad avere qualcosa, un po' più fortunato di quella zia che mi ha insegnò che libertà fa rima con dignità. </span></div><div style="caret-color: rgb(34, 34, 34); color: #222222;"><span style="font-family: times;">chissà chi siamo, chissà cosa diventeremo o riusciremo a fare. intanto viviamo. </span></div><div style="caret-color: rgb(34, 34, 34); color: #222222;"><span style="font-family: times;"><br /></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjKUCOlmU4nqVoNSQNkNCVAYIU9NApBpEOBUT1VU9Aj8aEf_2J-Ud-LiukeGDSfporw2MeinHEJplvOG0-e1khnqWXSPs7Uc3PvcBi-1zvmfjefENWn4tMdVccTGxm7DgJFBwm747Zl0kh_y3Rby-YUSu6Mds_vlubjTUDJHTiZG21j9wvA-NLEbYYN/s2048/133projectionst-pastlives-02-mtpk-superJumbo.jpg.webp" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><span style="font-family: times;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1639" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjKUCOlmU4nqVoNSQNkNCVAYIU9NApBpEOBUT1VU9Aj8aEf_2J-Ud-LiukeGDSfporw2MeinHEJplvOG0-e1khnqWXSPs7Uc3PvcBi-1zvmfjefENWn4tMdVccTGxm7DgJFBwm747Zl0kh_y3Rby-YUSu6Mds_vlubjTUDJHTiZG21j9wvA-NLEbYYN/s320/133projectionst-pastlives-02-mtpk-superJumbo.jpg.webp" width="256" /></span></a></div><span style="font-family: times;"><br /></span><div style="caret-color: rgb(34, 34, 34); color: #222222;"><span style="font-family: times;"><br /></span></div><div style="caret-color: rgb(34, 34, 34); color: #222222;"><span style="font-family: times;"><br /></span></div><div style="caret-color: rgb(34, 34, 34); color: #222222;"><span style="font-family: times;"><br /></span></div><div style="caret-color: rgb(34, 34, 34); color: #222222;"><span style="font-family: times;"><br /></span></div><div style="caret-color: rgb(34, 34, 34); color: #222222; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></div>Radio Pavlovhttp://www.blogger.com/profile/02457135355488424585noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-6362946230170364178.post-78272408316289989662024-02-23T15:40:00.000+00:002024-02-23T15:40:09.767+00:00PERCHÉ NON SONO MAHMOOD.<p style="font-family: Times; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-size-adjust: none; font-size: 16px; font-stretch: normal; font-style: normal; font-variant-alternates: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-emoji: normal; font-variant-ligatures: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; font-variation-settings: normal; line-height: normal; margin: 0px 0px 16px; text-align: left;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjAS0i1lnFYwk_l1RsD9wf3-sl9ZJll2JbYp3bUlyy7MBACGDBnJBFXbCDBvK4_08Q2oX3KQuUi17n88kQvbovqK_hsLUmihVgY52qpZ_NXRgKkKliHaTrcsVf6ujSlRUpSqE2JWRW8QW66PgdPfU3jwSRwZ1DlmQIu847AisDZkwOt3eeqBDkHd0v6" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="500" data-original-width="500" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjAS0i1lnFYwk_l1RsD9wf3-sl9ZJll2JbYp3bUlyy7MBACGDBnJBFXbCDBvK4_08Q2oX3KQuUi17n88kQvbovqK_hsLUmihVgY52qpZ_NXRgKkKliHaTrcsVf6ujSlRUpSqE2JWRW8QW66PgdPfU3jwSRwZ1DlmQIu847AisDZkwOt3eeqBDkHd0v6" width="240" /></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgAOkFdjUb9a-5Py-NvtNyFmXPsm-cmeLycED9sREqzdrNKF611KuUzsUybQNvBF01fZIyfGYuVHCsyFFB2H_X_qzr1oqGfM5Fxb384lL6IgruTxw16eJxKhiS53ZOP0NIqUHHiZHIZRA4GEen44BIGtsoiR-GK7BTLCXeUV1DovUCIN-5ED_q3p-6P" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img alt="" data-original-height="3024" data-original-width="4032" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgAOkFdjUb9a-5Py-NvtNyFmXPsm-cmeLycED9sREqzdrNKF611KuUzsUybQNvBF01fZIyfGYuVHCsyFFB2H_X_qzr1oqGfM5Fxb384lL6IgruTxw16eJxKhiS53ZOP0NIqUHHiZHIZRA4GEen44BIGtsoiR-GK7BTLCXeUV1DovUCIN-5ED_q3p-6P" width="320" /></a><br /><br /></div><p></p><p style="font-family: Times; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-size-adjust: none; font-size: 16px; font-stretch: normal; font-style: normal; font-variant-alternates: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-emoji: normal; font-variant-ligatures: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; font-variation-settings: normal; line-height: normal; margin: 0px 0px 16px;">ci accorgiamo tutti del tempo che passa e per me ne è passato molto da quando avevo l'età di Alessandro Mahmoud e come lui crescevo al Gratosoglio. sono diventato vecchio, magari in migliori condizioni di mio padre, e ora ho un anno in più di quelli che ha potuto avere lui, l'età che permette di vedere il passato come un panorama. </p><p style="font-family: Times; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-size-adjust: none; font-size: 16px; font-stretch: normal; font-style: normal; font-variant-alternates: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-emoji: normal; font-variant-ligatures: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; font-variation-settings: normal; line-height: normal; margin: 0px 0px 16px;">so che le difficoltà forgiano la persona e che invece facilitazioni o benessere spingono a passare la vita sul divano. eppure, con tutto questo sapere, non auguro a nessuno di crescere in un quartiere dormitorio periferico come quello... è inutile stabilire se era peggio negli anni '70 quando nei prati delle case popolari costruite con materiali scadenti esplodevamo i tubi del riscaldamento. almeno intorno a quei parallelepipedi di cemento armato c'erano almeno i prati dove andare a pescare i pesci e le rane! adesso sui citofoni trovi nomi di mille e una nazionalità: difficile che s'intreccino destini e nasca qualcosa di bello se oggi come allora non ci sono neppure spazi pubblici decenti dove incontrarsi. ci si trova sulle scale e in che lingua si parla? quelli che muoiono lasciano case iperaccessoriate con i risparmi di una vita di lavoro, e come fosse una tombola capita quel che ti capita. oggi come allora i negozi nel quartiere sono 4 di numero e, altro che raccolta differenziata, la gente butta i rifiuti in mezzo alla strada. questo per dire che a Gratosoglio ci torno spesso. e a Gratosoglio ho celebrato con mia madre la vittoria di Mahmood a Sanremo qualche anno fa. so che Mahmood - madre sarda e padre egiziano - ha fatto donazioni per un campo sportivo, ci sono andato a passeggiare nell'epoca del confinamento covid-19: mi è sembrato sia servito a ben poco. comunque sia, sia io e Mahmood da lì ce ne siamo andati.</p><p style="font-family: Times; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-size-adjust: none; font-size: 16px; font-stretch: normal; font-style: normal; font-variant-alternates: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-emoji: normal; font-variant-ligatures: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; font-variation-settings: normal; line-height: normal; margin: 0px 0px 16px;">il parallelo divergente :-) tra me e questo ragazzo - ormai uomo - torna più e più volte: come lui ho costruito parte della mia carriera e del mio successo professionale su musica e intrattenimento. anche io sono figlio dell'incontro tra 2 continenti: nord e sud Italia io, madre italiana e padre nordafricano lui. anche lui dicono sia gay ma lui preferisce non parlarne mentre io sono una delle scintille che ha messo in moto la comunità lgbt xyz della città lavorando a Radio Popolare (L'Altro Martedì) e militando politicamente per consentire uno sviluppo decente dell'amore che non sapeva pronunciare il suo nome. le generazioni successive ritornano nell’armadio della discrezione o catalogo su ordinazione che è il web? l’amore come fosse il Postal Market. pazienza. e in tema di Postal Market, boutique o fiera della vanità (Vanity Fair), io sono tra quelli che negli '80 hanno contribuito alla rivoluzione del vestire (Vivienne Westwood, Jean Paul Gaultier, Franco Moschino) e mi sembra che questo ragazzo - come tutta la sua generazione - di stile e gusto abbia ben altra idea. fanno compilation improbabili e mettono marchi di lusso a certificare la loro qualità. iniziò tutto con Gucci, con Tom Ford che veniva a ballare all’Aster Dark in viale Certosa qui a Milano. da mezzo spagnolo quale ormai sono ho notato che anche la catalana Rosalia celebra Versace come campione di stile, e il giudizio su Versace lo ometto. del resto io i dischi li mettevo al Viridis e andavo al Plastic non all’Hollywood di corso Como. a Torremolinos, al Parthenon, ho visto la gente scatenarsi per "Brividi". Milano è cambiata molto da quando io vivevo a Gratosoglio a 50 metri da corso Como, in via De Cristoforis c’era la sede milanese di Lotta Continua. se mettessimo in una realtà parallela le distanze di spazio in lotta con quelle di tempo, cosa succederebbe? a Corso Como 10 sarebbero tutti/e pronti/e a un coming out collettivo definitivo?</p><p style="font-family: Times; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-size-adjust: none; font-size: 16px; font-stretch: normal; font-style: normal; font-variant-alternates: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-emoji: normal; font-variant-ligatures: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; font-variation-settings: normal; line-height: normal; margin: 0px 0px 16px;">e torno a Mahmood. mi ha fatto effetto la sua interpretazione straziante a Sanremo 2024. coraggioso. è stato uno dei pochi a colpirmi davvero insieme a Ghali da Baggio (altro dei 3 quartieri di Milano ove sono cresciuto, per via di papà). cresciuto tra operai, lavoratori, umiltà: Ghali da Baggio sembra quasi il nome di un martire, ma etero :-) nella serata delle versioni cover Mahmood ha cantato “Com’è profondo il mare” di Lucio Dalla, la velata numero uno del pop italiano (per ora, non abbiamo ancora scoperto il centro di gravità permanente della discrezione). Mahmood mi ha fatto pensare di nuovo: senza parlare di genocidio dall’epoca di Dalla, il Mediterraneo è una tomba molto più profonda e ci cadono persone di colore, ancora più svantaggiate di quelle che cercano di arrivare a un nome sui citofoni delle case popolari di Gratosoglio o qualunque altro porto più sicuro dell’Occidente ex colonialista. il parallelo tra me i più giovani diventano un complesso “back to the future”. non li invidio: è l'epoca internet della precarietà di giudizio, del “sì ma anche no”, del riflusso totale. il web è una via di mezzo di mezzo tra l’incanto della Divina Commedia e la testa nel cesso di Trainspotting. nei giorni di Sanremo andai a cercare il video della canzone di Mahmood su YouTube: un gruppo di ragazzi mettono in scena ansie e ricordi dell’adolescenza ballando come location un quartiere squallido qualsiasi del pianeta, in compagnia di vitelli chissà come sfuggiti al macello (liberati da uno di quei camion che si possono incrociare ogni mattina sulle autostrade, dove sono attoniti o ululanti). nel frattempo in una scuola interazionale a Nairobi (!!!) “Tuta gold” è stata una delle 10 canzoni scelte dai bambini per il loro saggio collettivo di danza. </p><p style="font-family: Times; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-size-adjust: none; font-size: 16px; font-stretch: normal; font-style: normal; font-variant-alternates: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-emoji: normal; font-variant-ligatures: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; font-variation-settings: normal; line-height: normal; margin: 0px 0px 16px;">adesso è uscito l’album di Mahmood, si chiama “Nei letti degli altri” e io lo comprerò in CD se lo faranno uscire. in preascolto su una piattaforma internet <a href="https://www.youtube.com/watch?v=KaxCqAVopCw">mi ha colpito la canzone “Paradiso”</a>. parla di varie cose: (a) portare buoni voti a casa: fatto, proprio studiando al Gratosoglio la Divina Commedia per l'esame di Letteratura Italiana 1 all’Università Cattolica, 30 e lode (b) avere una vita che magari non piace e forse si sarebbe più felici su OnlyFans …ai boomer, spiego: è la piattaforma che distribuisce filmati porno amatoriali a pagamento e che sta invadendo di sesso amatoriale la Rete (c) baci sulla faccia: si danno più liberamente, a qualcosa siamo serviti (d) dell’ascensore per entrare in paradiso di spalle che sono le droghe: le ho evitate, ma vedo sulle app che quelle artificiali vanno per la maggiore e ho un amico fraterno che si è suicidato per essere caduto nelle trappole del chemsex. </p><p style="font-family: Times; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-size-adjust: none; font-size: 16px; font-stretch: normal; font-style: normal; font-variant-alternates: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-emoji: normal; font-variant-ligatures: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; font-variation-settings: normal; line-height: normal; margin: 0px 0px 16px;">"Ma che musica, che musica, che musica Maestro..." cantava Raffaella Carrà. Mahmood mi turba, m'inquieta e mi lascia disorientato, per il dolore che sento vissuto e per le labirintiche vie di autoaffermazione della generazione in cui potrei vedere miei eventuali (ma desiderati) figli o figlie. </p><p style="font-family: Times; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-size-adjust: none; font-size: 16px; font-stretch: normal; font-style: normal; font-variant-alternates: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-emoji: normal; font-variant-ligatures: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; font-variation-settings: normal; line-height: normal; margin: 0px 0px 16px;">in un giorno di pioggia primaverile a febbraio (Milano è ormai subtropicale) mi sono sembrati questi l’argomento e spunto giusto per allontanarmi dalla prigione impazzita politically correct (a suo vantaggio) di Facebook e trasformare il mio storico nick / blog Radio Pavlov (su facebook rimane solo per le canzonette) per i pensierini più complicati. </p><p style="font-family: Times; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-size-adjust: none; font-size: 16px; font-stretch: normal; font-style: normal; font-variant-alternates: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-emoji: normal; font-variant-ligatures: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; font-variation-settings: normal; line-height: normal; margin: 0px 0px 16px;">ciao a te che mi leggi. </p><p style="font-family: Times; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-size-adjust: none; font-size: 16px; font-stretch: normal; font-style: normal; font-variant-alternates: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-emoji: normal; font-variant-ligatures: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; font-variation-settings: normal; line-height: normal; margin: 0px 0px 16px; min-height: 19px;"><br /></p><p style="font-family: Times; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-size-adjust: none; font-size: 16px; font-stretch: normal; font-style: normal; font-variant-alternates: normal; font-variant-caps: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-emoji: normal; font-variant-ligatures: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; font-variation-settings: normal; line-height: normal; margin: 0px 0px 16px; min-height: 19px;"> </p><div><br /></div>Radio Pavlovhttp://www.blogger.com/profile/02457135355488424585noreply@blogger.com7tag:blogger.com,1999:blog-6362946230170364178.post-75561813181161863392022-01-20T13:15:00.006+00:002022-01-20T13:26:13.066+00:00POST AD ANELLO, STORIA IN FINITA.<p><span style="text-align: left;"><span style="font-family: helvetica;"></span></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjB_1n-5J6yCI1WXIUWXCB_pZcxBekDEaOJKfxmb_Ty7JJ2hvWV1UOksIKj9NtLO1qXsUs443qrzLnFyKGVddIQSdnKXg9yCLFLmVlBZWkFwNy0XTLKl3E8PgioVuW5R6lJeoqNO8Qzqyv-xtuCUuB6neUhkDB3HMHTvl2t26ETCk4VRJv6k9b59Q=s1920" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1080" data-original-width="1920" height="180" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjB_1n-5J6yCI1WXIUWXCB_pZcxBekDEaOJKfxmb_Ty7JJ2hvWV1UOksIKj9NtLO1qXsUs443qrzLnFyKGVddIQSdnKXg9yCLFLmVlBZWkFwNy0XTLKl3E8PgioVuW5R6lJeoqNO8Qzqyv-xtuCUuB6neUhkDB3HMHTvl2t26ETCk4VRJv6k9b59Q=s320" width="320" /></a></div><p><span style="font-family: helvetica;">mi domando cosa aspettino i governi nazionali del Pianeta per dare misura e regola alla deficientizzazione della loro stesso popolazione creata dalla Rete così com'è diventata oggi. autorità e criteri che scavalcano e annullano ogni legge e ogni criterio. stiamo vivendo un colpo di stato planetario, i cui proventi e vantaggi finiscono a privati, soprattutto in California. </span></p><p></p><div>
<p style="background-color: white; color: #050505; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="-webkit-font-kerning: none; font-kerning: none;"><span style="font-family: helvetica;">è una degenerazione assoluta, aiutata dalla pandemia, con imprevedibili effetti sul vivere comune e la stabilità psicologica individuale e collettiva, visto che i social network puntano sui deficienti perché l’insensatezza fa girare più dati.</span></span><span style="font-family: helvetica;"> l'Italia - per vari motivi campione mondiale di individualismo menefreghista - va ancor peggio, a conseguenza della decerebrazione telepilotata per oltre 30 anni.</span></p>
<p style="background-color: white; color: #050505; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 17px;"><span style="font-family: helvetica;"><span style="-webkit-font-kerning: none; font-kerning: none;"></span><br /></span></p>
<p style="background-color: white; color: #050505; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="-webkit-font-kerning: none; font-kerning: none;"><span style="font-family: helvetica;">oh, che cattivo uso abbiamo fatto della cosiddetta “ragione” e della cosiddetta "alternativa" anni ’70 / ’80’ /’90 e zero. c'è chi della mia generazione e quelle vicine ha svenduto, chi ha programmato come fregare e chi ha semplicemente fatto finta di niente, iperconsumando e magari mettendo al mondo figli il cui unico universo è stato il divano di casa. se questi poi crescono nell’illusione di essere stati i primi, come tutti i giovani, e siamo a posto. </span></span></p>
<p style="color: #050505; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 17px;"><span style="-webkit-font-kerning: none; background-color: white; font-kerning: none;"><span style="font-family: helvetica;"> </span></span></p>
<p style="background-color: white; color: #050505; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="-webkit-font-kerning: none; font-kerning: none;"><span style="font-family: helvetica;">capisco volino tangenti che portano i corrotti o i beneficiari di tanta pattumiera alle Bahamas, alle Maldive o a Las Vegas ma se continua così saranno i pipistrelli, i cinghiali o i cactus a prendere possesso di un pianeta che - per quanto sappiamo e possiamo raggiungere con le nostre capacità - è unico. </span></span></p>
<p style="background-color: white; color: #050505; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 17px;"><span style="font-family: helvetica;"><span style="-webkit-font-kerning: none; font-kerning: none;"></span><br /></span></p>
<p style="background-color: white; color: #050505; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="-webkit-font-kerning: none; font-kerning: none;"><span style="font-family: helvetica;">scrivo di futuro perché un giorno, 2 giorni dopo Natale, </span></span><span style="font-family: helvetica;">ho augurato il peggio a chi - con la violenza -</span><span style="font-family: helvetica;"> ha impedito l’attività di un centro di salute pubblico a Milano. sono stato punito un mese con il silenzio nel più celebre social network. da chi? a che titolo? (e si può ricominciare dall’inizio del post). </span></p>
<p style="background-color: white; color: #050505; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 17px;"><span style="font-family: helvetica;"><span style="-webkit-font-kerning: none; font-kerning: none;"></span><br /></span></p>
<p style="color: #050505; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 17px;"><span style="font-family: helvetica;"><span style="-webkit-font-kerning: none; font-kerning: none;"></span><br /></span></p><br /></div>Radio Pavlovhttp://www.blogger.com/profile/02457135355488424585noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6362946230170364178.post-40494212221263579012021-11-06T22:19:00.005+00:002022-01-20T13:25:13.424+00:00MADRES PARALELAS (e nazioni cugine).<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjxAxb68p6woRlIfrY1Dh_VmFfsu7AR91Rx1iUITZGJskAGY9WzcI0I46qymhZWcdLOi5R4YPduYOjA3Sg26JSbyExhqVp_AG65wmcIAbn9nOo6H114rFMvyLvxVttCN25u9aYTxs7D/s601/Schermata+2021-11-06+alle+23.12.33.png" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="425" data-original-width="601" height="226" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjxAxb68p6woRlIfrY1Dh_VmFfsu7AR91Rx1iUITZGJskAGY9WzcI0I46qymhZWcdLOi5R4YPduYOjA3Sg26JSbyExhqVp_AG65wmcIAbn9nOo6H114rFMvyLvxVttCN25u9aYTxs7D/s320/Schermata+2021-11-06+alle+23.12.33.png" width="320" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><span style="font-family: Calibri; font-size: 13px;">Con “Madres Paralelas” ho ritrovato Il Pedro Almodovar che amo e mi sento “in corner” per il confronto, impossibile ma anche inevitabile, tra Spagna e Italia. </span></div><p></p><p style="font-family: Calibri; font-size: 13px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="-webkit-font-kerning: none; font-kerning: none;">
E’ grande cinema che confonde proiezione e domanda. <br />
Se in Italia “voliamo alto” con film tipo “La grande bellezza” (da cui a suo tempo sono uscito a 2/3 della proiezione) ossia l’ennesimo crogiolarsi nella autocritica/aucommiserazione/autoriferimento tipico del Belpaese, Almodovar esce dai suoi dolori personali e da nodi esistenziali privati per raccontarci una favola/incubo che coincide con la Vita stessa. </span></p><p style="font-family: Calibri; font-size: 13px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="-webkit-font-kerning: none; font-kerning: none;">Chi siamo? Che genitori pensiamo o speriamo o riusciamo ad essere? Cosa ci è capitato? Da dove veniamo? “Siamo vincoli o sparpagliati”, direbbe Totò? <br />
<br />
Non scriverò niente che possa essere spoiler di un film così intelligente e attuale che tratta di Storia …come dice la frase che chiude il film. <br />
<br />
Il film affronta qualcosa che il pragmatismo idealista spagnolo, di cui Pedro è campione e innovatore, riesce a trattare e che noi italiani, tra presunzione e vigliaccheria travestite da “lasciamo perdere” e "ci sono problemi più importanti", non siamo riusciti a fare con il fascismo (salvo poi avere fascisti infiltrati dal dopoguerra ad oggi in tutti i corpi dello Stato). <br />
<br />Certamente oggi la distanza di tempo e la comparsa di giovani tenuti nell’ignoranza o ignoranti di loro volontà (per la presunzione tipica di ogni generazione) rende più difficile l’analisi e la elaborazione… o forse anche no. <br />
A questo ci sfida Pedro che non è nato a New York, Londra o Parigi ma in un paesino della Spagna profonda.</span></p><p style="font-family: Calibri; font-size: 13px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="-webkit-font-kerning: none; font-kerning: none;"><br />
E per farlo usa non solo donne semplici, ma anche la donna Picasso #1, la favolosa e intrepida icona che si ritrova ad essere Rossy De Palma, musa di Jean Paul Gaultier (guarda caso). O Julieta Serrano che in tutti i suoi film ha sempre svettato come quella che sorprendentemente “batte tutti” e ciao. <br />
<br />
Per me il film (parlo di sensazioni intime) è anche stato ennesima conferma che inquadrare le viuzze di un qualsiasi pueblo di Spagna (del Sud, di quella che si chiama "la Spagna vuota") mi sentire A CASA. Non perché io lì sia nato ma perché so cosa posso aspettarmi con una battuta di spirito, un sorriso, una charla con una Señora cualquiera. Vedere Madrid (o qualsiasi grande città) mi fa meno effetto. Sarà che sto diventando vecchio anche io, come Pedro, Julieta e molti altre. E la storia continua. </span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"></div><p><br /> </p>Radio Pavlovhttp://www.blogger.com/profile/02457135355488424585noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6362946230170364178.post-39616003827877597432021-10-22T14:45:00.008+01:002021-10-22T15:40:44.383+01:00POMODORI DA MARTE (E SALUTI DA VIA SOTTOCORNO). <p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjeZPNeYzcTbeZk97eS3JU5cP6XgUG5Uq147GvREiGLQP7GymBtf52A6CDswq4Q0y9klw-ECRZVDsD6WF-prZGtFKZCqASrpC6XdceRgKXh5rGdybBrHoI_Hh5iwFd-mXI0TxAZ2YPZ/s640/unnamed.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: helvetica;"><img border="0" data-original-height="640" data-original-width="480" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjeZPNeYzcTbeZk97eS3JU5cP6XgUG5Uq147GvREiGLQP7GymBtf52A6CDswq4Q0y9klw-ECRZVDsD6WF-prZGtFKZCqASrpC6XdceRgKXh5rGdybBrHoI_Hh5iwFd-mXI0TxAZ2YPZ/s320/unnamed.jpg" width="240" /></span></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><span style="font-family: helvetica; font-size: 12px;"><br /></span></div></div><blockquote style="border: none; margin: 0px 0px 0px 40px; padding: 0px; text-align: left;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><p style="font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: left;"><span style="-webkit-font-kerning: none; font-family: helvetica; font-kerning: none;">C’è stata l'inaugurazione, affollatissima, della mostra di un artista, Ivan Cattaneo. Uomo sfuggente e fin troppo presente (il tipo umano “se c’è, come fai a non vederlo?”), è stato raccontato da più voci, soprattutto e bene dal critico Giorgio Gregorio Grasso. “Pittore” anche no: Ivan è un artista espressivo su molti piani e quello visivo - coerente e inconfondibile nel corso dei decenni! - “penalizzato” dalla sua fama come cantante e personaggio pubblico. “Pittore” anche sì ha segnalato un’altra celebrity presente, lo speaker che è voce storica e ufficiale di Rete4: la forza espressiva dei quadri, con contenuto spesso inquietante, mostra un controllo deciso e sicuro della tecnica. Essere POI diventato persona famosa nella TV commerciale (e spazzatura) “penalizza” Ivan?</span></p></div></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><p style="font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 14px; text-align: left;"><span style="font-family: helvetica;">Di cosa stiamo parlando? E’ cultura “alta” o è “bassa”? </span></p></div></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><p style="font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: left;"><span style="-webkit-font-kerning: none; font-family: helvetica; font-kerning: none;">Interviene poi Ivan e confonde ancora di più: la sua espressività, onestà, umiltà, misura, simpatia e franchezza (tutte bergamasche, direi) distolgono un po' dal contenuto a favore della leggerezza “social” che sarebbe inevitabilmente seguita. Eppure Ivan dice che il risultato più grande per lui è che si guardino i quadri: solo lo sguardo riempie di senso e completa un quadro che alla fine è un sogno. Se la fotografia o il filmato “certificano”, il quadro lascia qualcosa in sospeso. </span></p></div></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><p style="font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: left;"><span style="-webkit-font-kerning: none; font-family: helvetica; font-kerning: none;"><br /></span></p></div></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><p style="font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: left;"><span style="-webkit-font-kerning: none; font-family: helvetica; font-kerning: none;">
Aver seguito negli anni un artista attivo su piani così diversi, non conciliabili per tipo di pubblico e attenzione, permette di ragionare su realtà e finzione. Ancor più in questa nazione campione e dissestata che chiamiamo Italia.</span> </p></div></div></blockquote><blockquote style="border: none; margin: 0px 0px 0px 40px; padding: 0px; text-align: left;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><p style="font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: left;"><span style="font-family: helvetica;"><span style="-webkit-font-kerning: none; font-kerning: none;">Tutto è superficie o almeno è la superficie quel che vediamo.</span> </span><span style="font-family: helvetica;">Siamo tutti/e consapevoli che l’apparenza inganna eppure rivela. Nel frattempo soffriamo e ridiamo: si chiama "vita".. Con Ivan abbiamo conferma: ci sono la botte piena e la moglie ubriaca. E' per colpa del bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto. Siamo a Jacques Lacan e alla canna del gas.</span></p></div></div></blockquote><blockquote style="border: none; margin: 0px 0px 0px 40px; padding: 0px; text-align: left;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><p style="font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: left;"><span style="-webkit-font-kerning: none; font-family: helvetica; font-kerning: none;"><br /></span></p></div></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><p style="font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: left;"><span style="font-family: helvetica;"><span style="-webkit-font-kerning: none; font-kerning: none;">
Voglio scrivere qualcosa su Ivan Cattaneo come artista visivo ma mi piace sottolinearne la coerenza incoerente che vedo chiarissima con la sua storia di sempre.</span></span> </p></div></div></blockquote><blockquote style="border: none; margin: 0px 0px 0px 40px; padding: 0px; text-align: left;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><p style="font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: left;"><span style="font-family: helvetica;"><span style="-webkit-font-kerning: none; font-kerning: none;">Siamo amici da molti anni: lo seguo da quando “esplose” con la sua musica a fine anni ’70. I suoi 3 LP per l’Ultima Spiaggia di Nanni Ricordi (!) fecero di lui un “fratello maggiore” ...finalmente italiano! per me. </span>Questi dischi e la visibilità conquistata nel bene e nel male con l’esibizione al Festival di Parco Lambro e l’happening che ne seguì insieme a Mario Mieli gli permisero poi di presentare l’opera visiva in via Maroncelli (che io confondo con via Morigi, con la casa occupata dei gay). </span></p></div></div></blockquote><blockquote style="border: none; margin: 0px 0px 0px 40px; padding: 0px; text-align: left;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><p style="font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: left;"><span style="font-family: helvetica;"> </span></p></div></div></blockquote><blockquote style="border: none; margin: 0px 0px 0px 40px; padding: 0px; text-align: left;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><p style="font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: left;"><span style="font-family: helvetica;"><span style="-webkit-font-kerning: none; font-kerning: none;">
Era la sua TUVOGart (Tatto Udito Vista Olfatto Gusto), del tutto coerente con i suoi primi 3 album. Era il lavoro visivo dadaista di decostruzione e deprogrammazione dell’immaginario che anticipava gli anni ’80 (Skiantos e radio libere) ma soprattutto ispirò Franco Battiato. Non esisterebbe “La Voce del Padrone” senza “Primo, Secondo e Frutta (Ivan compreso)” o “UOAEI”. Un giorno Ivan incontrò Franco sulla 90, la filovia della circonvallazione esterna di Milano, con quei disco in mano e ne restò sorpreso. Battiato gli disse: “Mi ispirano molto e sto andando in studio di registrazione”. Poi ogni artista fa quel che sente e quel che può: le differenze sono evidenti ma la distanza non è tanta.</span> </span></p></div></div></blockquote><blockquote style="border: none; margin: 0px 0px 0px 40px; padding: 0px; text-align: left;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><p style="font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: left;"><span style="font-family: helvetica;">A sfavore di Ivan musicale ha giocato il fatto che diceva nelle sue canzoni da cantautore cose inascoltabili e forse addirittura incomprensibili a una Italia preistorica, sussuofoba, ipocrita e bigotta che ci illudiamo di aver superato. Battiato invece alludeva e gli riconosciamo la bravura. Nel Paese del "si fa ma non si dice" è necessaria.</span> </p></div></div></blockquote><blockquote style="border: none; margin: 0px 0px 0px 40px; padding: 0px; text-align: left;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><p style="font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: left;"><span style="font-family: helvetica;">Poi passano gli anni e la gente confonde Ivan con la zebra a pois o il revival dei ’60 come fossero solo un pastiche divertente ed erano soltanto la lente messa sopra la superficialità: quanta boutade pre-gay era implicita in quelle canzoni? Quanto camp autoctono del Belpaese, quanta voglia di vivere? Poi certo arrivarono la Boy Giorgia e i Bronski Beat, Divine o i Pet Shop Boys (per dire 4 idoli) ma qui si parla di cose dei 197x non ancora 198x.</span></p></div></div></blockquote><blockquote style="border: none; margin: 0px 0px 0px 40px; padding: 0px; text-align: left;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><p style="font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: left;"><span style="font-family: helvetica;"><span style="-webkit-font-kerning: none; font-kerning: none;">
Caterina Caselli consigliò Ivan nell’operazione "revival": in Italia cosa avrebbe venduto pur con canzoni insuperabili con “Polisex” o “Formica d’estate”? E il successo arrivò: fece del bene? Fece del male?</span> </span></p></div></div></blockquote><blockquote style="border: none; margin: 0px 0px 0px 40px; padding: 0px; text-align: left;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><p style="font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: left;"><span style="font-family: helvetica;"><span style="-webkit-font-kerning: none; font-kerning: none;">Chiediamolo al Grande Fratello …ma non solo a quello dove Ivan partecipò, secondo me sbagliando.</span> </span><span style="font-family: helvetica;">Chiediamolo al Grande Fratello che siamo, alla bugia che viviamo in questa Italia maestra mondiale di bugia e affabulazione...prima contusi e felici per la TV al ribasso e poi rancorosi per le promesse mancate, confermati in ogni scemenza che diciamo dalla Rete grazie ai social network e quella tecnologia che tanti problemi risolve quanti ne complica e offusca, a proprio vantaggio.</span></p></div></div></blockquote><blockquote style="border: none; margin: 0px 0px 0px 40px; padding: 0px; text-align: left;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><p style="font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: left;"><span style="-webkit-font-kerning: none; font-family: helvetica; font-kerning: none;"><br /></span></p></div></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><p style="font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: left;"><span style="-webkit-font-kerning: none; font-family: helvetica; font-kerning: none;">
E arriviamo una sera di novembre 2021 in via Pasquale Sottocorno: un giovedì post Covid. </span></p></div></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><p style="font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: left;"><span style="font-family: helvetica;"><span style="-webkit-font-kerning: none; font-kerning: none;">
“VOLTI & SCONVOLTI ovvero IO FACCIO FACCE!’ è produzione pittorica del Cattaneo più recente in assoluta continuità col passato (esiste il passato? è solo un minestrone?). </span>Molte opere richiamano attenzione in un momento che non è il party o la festa. Le pubblico qui. E' la</span><span style="-webkit-font-kerning: none; font-family: helvetica; font-kerning: none;"> ricerca di identità che ci riporta all'Italia cantiere di qualche decennio fa, più che mai attuale.</span><span style="font-family: helvetica;"> </span> </p></div></div></blockquote><blockquote style="border: none; margin: 0px 0px 0px 40px; padding: 0px; text-align: left;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><p style="font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: left;"><span style="font-family: helvetica;"><span style="-webkit-font-kerning: none; font-kerning: none;">Il viso è una maschera, un equilibrio spericolato tra dentro e fuori. Ciascuno di noi è gli altri, il puzzle di chi ci ha costruito attraverso educazione, consenso, amicizia o il loro opposto.</span></span> </p></div></div></blockquote><blockquote style="border: none; margin: 0px 0px 0px 40px; padding: 0px; text-align: left;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><p style="font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: left;"><span style="font-family: helvetica;"><span style="-webkit-font-kerning: none; font-kerning: none;">Siamo anche un insieme di luoghi comuni, un pasticcio, una contraddizione talvolta bella a vedersi ma non facile da vivere o tenere insieme.</span> </span></p></div></div></blockquote><blockquote style="border: none; margin: 0px 0px 0px 40px; padding: 0px; text-align: left;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><p style="font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: left;"><span style="font-family: helvetica;"><span style="-webkit-font-kerning: none; font-kerning: none;">L'a</span>ndroginia - l'attenzione al femminile - potrebbe essere (io penso sia) metodo e capacità di ascolto, proviamoci. L’altra faccia della luna siamo noi, basta cercarla e cercare capirla. </span></p></div></div></blockquote><blockquote style="border: none; margin: 0px 0px 0px 40px; padding: 0px; text-align: left;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><p style="font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: left;"><span style="font-family: helvetica;"><span style="-webkit-font-kerning: none; font-kerning: none;">
“Individuo” significa "non divisibile": noi umani esistiamo solo come non divisibili dagli altri e gli altri esistono per definire me.</span> </span></p></div></div></blockquote><blockquote style="border: none; margin: 0px 0px 0px 40px; padding: 0px; text-align: left;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><p style="font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: left;"><span style="-webkit-font-kerning: none; font-family: helvetica; font-kerning: none;">Noi “omosessuali” siamo antenne particolari, portatori di valori e pensieri difficili per la maggioranza.</span> </p></div></div></blockquote><blockquote style="border: none; margin: 0px 0px 0px 40px; padding: 0px; text-align: left;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><p style="font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: left;"><span style="-webkit-font-kerning: none; font-family: helvetica; font-kerning: none;">Siamo un possibile passo positivo dell’evoluzione quando usa la “ragione” per staccare il sesso dalla procreazione e farne qualcosa altro. “Altro” cosa? Sapremo farne frutto? </span></p></div></div></blockquote><p><span style="font-family: helvetica;"> </span></p><p><span style="font-family: helvetica;"> </span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<p style="font-size: 12px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 14px; text-align: left;"><span style="-webkit-font-kerning: none; font-family: helvetica; font-kerning: none;"></span></p>
</div></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<p style="background-color: white; color: #222222; font-size: 12px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 14px; text-align: left;"><span style="font-family: helvetica;"><span style="-webkit-font-kerning: none; font-kerning: none;"></span><br /></span></p>
<p style="background-color: #f2f2f2; color: #222222; font-size: 12px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 14px; text-align: left;"><span style="font-family: helvetica;"><span style="-webkit-font-kerning: none; font-kerning: none;"></span><br /></span></p>
<p style="background-color: white; color: #222222; font-size: 12px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 14px; text-align: left;"><span style="font-family: helvetica;"><span style="-webkit-font-kerning: none; font-kerning: none;"></span><br /></span></p>
<p style="font-size: 12px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: left;"><span style="-webkit-font-kerning: none; font-family: helvetica; font-kerning: none;"><br /></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><span style="font-family: helvetica;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi8YC_8nUaGQ4IjBOn1lxMun5YS4z-nIcPBBIITG176BbP_t-rkDcFbZrcoZiTYz9tGeEOz3pdhWSCuYRJi3kj7Ab34zpO7WSMLUNolqCA-sbO9TgZT8ZwIzAj5d9w7ZeQwH5zlO8Z7/s2048/unnamed-1.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1536" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi8YC_8nUaGQ4IjBOn1lxMun5YS4z-nIcPBBIITG176BbP_t-rkDcFbZrcoZiTYz9tGeEOz3pdhWSCuYRJi3kj7Ab34zpO7WSMLUNolqCA-sbO9TgZT8ZwIzAj5d9w7ZeQwH5zlO8Z7/s320/unnamed-1.jpg" width="240" /></a> Polifemo o transessualismo (nel senso usato da Mario Mieli) d'ascolto?</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: helvetica;"><br /></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><span style="font-family: helvetica;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEitxw9teJZUdpqhf3ciBTvr2tUH1-5xi_m0AzAb_k2enb_wp2IBMdPTQluiKhdpgr8UOmwex2xDdHNYyKTx520gkKC9eophRHCVUrcMRIyUdl7PhkyH3QxZ7PU2EedLvKkWKH5cK7rX/s2048/unnamed-4.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1536" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEitxw9teJZUdpqhf3ciBTvr2tUH1-5xi_m0AzAb_k2enb_wp2IBMdPTQluiKhdpgr8UOmwex2xDdHNYyKTx520gkKC9eophRHCVUrcMRIyUdl7PhkyH3QxZ7PU2EedLvKkWKH5cK7rX/s320/unnamed-4.jpg" width="240" /></a> Is it possible? O mentre baciamo guardiamo da un'altra parte?</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: helvetica;"><br /></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><span style="font-family: helvetica;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEicaHqRm-bPaDoJCBfpw334lBlJzxaMkoDc_W_tFojPl0DuDc7q2cclmybRgT1VbQWcXu2Y5uirjkVr02kneeCu2oF95ZKZl_z4onBBJMHgKZaxb94x-DGmI8Ld_fakBGcKR6PRCdPa/s2048/unnamed-5.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1499" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEicaHqRm-bPaDoJCBfpw334lBlJzxaMkoDc_W_tFojPl0DuDc7q2cclmybRgT1VbQWcXu2Y5uirjkVr02kneeCu2oF95ZKZl_z4onBBJMHgKZaxb94x-DGmI8Ld_fakBGcKR6PRCdPa/s320/unnamed-5.jpg" width="234" /></a>Omaggio alla Lomellina dove io e Ivan abbiamo avuto molto. Con un gioco di parole che tira dentro Catherine Deneuve, il porno, la maternità. </span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: helvetica;"><br /></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiE61EMPPLP5D2FRLs7N8-3upvJRss_V9_PQ09KrrEFZzhADqseG9uf28u-tOI-hHSDVn4CQG-jW-4EtlxBw6Qrqzpv7bGwrd3QPb-hY42hG7_NH5aQDs7t_WBmvBsh8DNm31XLiKta/s2048/unnamed-6.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: helvetica;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1536" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiE61EMPPLP5D2FRLs7N8-3upvJRss_V9_PQ09KrrEFZzhADqseG9uf28u-tOI-hHSDVn4CQG-jW-4EtlxBw6Qrqzpv7bGwrd3QPb-hY42hG7_NH5aQDs7t_WBmvBsh8DNm31XLiKta/s320/unnamed-6.jpg" width="240" /></span></a></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: helvetica;"><br /></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><span style="font-family: helvetica;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjKF5h7lJxdfsI7ThVckmiyJ35yF-B2eqQzx89W5c1kKgZ5CDrK5H9H5CVJbZGIu3S02G_Vf2WaC0p-Ha5kQy0tSOLQr4Qlg-50mVfXIlkfoS5Vb4V7OkfqQpP7XiiNoHpj7uVzoeg5/s2048/unnamed-7.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1526" data-original-width="2048" height="238" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjKF5h7lJxdfsI7ThVckmiyJ35yF-B2eqQzx89W5c1kKgZ5CDrK5H9H5CVJbZGIu3S02G_Vf2WaC0p-Ha5kQy0tSOLQr4Qlg-50mVfXIlkfoS5Vb4V7OkfqQpP7XiiNoHpj7uVzoeg5/s320/unnamed-7.jpg" width="320" /></a> Je suis moi, e cioè? </span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: helvetica;"><br /></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><span style="font-family: helvetica;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhBKub1-ImTrADpVvOTAWP4i-udMBMUo0tu9ROCFKQ1NsayVazy6qZx6QYdFYag4ReqeflD5cnRkpth5fvXlfXjXL7xm8U8Hpi4Ww2-SGBVHbhusCWyQpv7LFxLI_zlwdoo6xUTu9Eo/s2048/unnamed-8.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1536" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhBKub1-ImTrADpVvOTAWP4i-udMBMUo0tu9ROCFKQ1NsayVazy6qZx6QYdFYag4ReqeflD5cnRkpth5fvXlfXjXL7xm8U8Hpi4Ww2-SGBVHbhusCWyQpv7LFxLI_zlwdoo6xUTu9Eo/s320/unnamed-8.jpg" width="240" /></a> Idiota, ci dice. Con molta ragione delle cose. </span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: helvetica;"><br /></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj6aXjErBOGUFFXEsc67SgKz3zWxnX-mMvZ7nUgFjqSwuRiQ-pYsU9DvLC5Ab0S-qJtCXL39v0e5ag_9rDUvXpqhzZZC-AWEki6yWhqR4V5ums7vn_EOWqdWZe5rwtfZkC1v6ca-7GG/s2048/unnamed-2.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: helvetica;"><img border="0" data-original-height="1536" data-original-width="2048" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj6aXjErBOGUFFXEsc67SgKz3zWxnX-mMvZ7nUgFjqSwuRiQ-pYsU9DvLC5Ab0S-qJtCXL39v0e5ag_9rDUvXpqhzZZC-AWEki6yWhqR4V5ums7vn_EOWqdWZe5rwtfZkC1v6ca-7GG/s320/unnamed-2.jpg" width="320" /></span></a></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: helvetica;"><br /></span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-family: helvetica;"><br /></span></div></div><span style="font-family: helvetica;"><br /> </span><p></p>Radio Pavlovhttp://www.blogger.com/profile/02457135355488424585noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6362946230170364178.post-80223180271467471172021-10-14T16:35:00.006+01:002021-10-14T18:07:42.160+01:00 TRA SENTIMENTO E RI/SENTIMENTO.<p><span style="font-family: "Helvetica Neue"; font-size: 11px;">Mi domando in questi giorni in quale pattumiera esistenziale accecante siamo avvolti noi italiani. </span><span style="font-family: "Helvetica Neue"; font-size: 11px;">Si </span><span style="font-family: "Helvetica Neue"; font-size: 11px;">può capire l'angoscia della vita o la fragilità umana davanti a una pestilenza ma, </span><span style="font-family: "Helvetica Neue"; font-size: 11px;">oltre alla paranoia profonda dei cosiddetti No Vax, cosa ha mosso "nella pratica" chi non si vaccina? Quale egoismo? Che senso della vita? Che idea di sé e degli altri? </span></p><p><span style="font-family: "Helvetica Neue"; font-size: 11px;">Penso che la risposta sia nella Storia: siamo una nazione dispari, VERTICALE, l'appendicite dell’Europa nel Mar Mediterraneo, unita a fatica e a stento da poco più di 100 anni soltanto. </span><span style="font-family: "Helvetica Neue"; font-size: 11px;">Una penisola divisa dopo la caduta dell’Impero Romano in 50 staterelli, ognuno popolato da etnia diversa e dominato da conquistatori diversi, con idee, territorio, cucina e clima diversi… e unito dopo la Resistenza da una classe politica …divisa per attrazione tra l'Est e l'Ovest, con le colpe dei fascisti (la peggio Italia) cancellati dall’amnistia “di Togliatti”. Lasciati lì a imputridire le istituzioni... </span><span style="font-family: "Helvetica Neue"; font-size: 11px;">Del resto esistono colpe ancora più grandi del blocco comunista dopo la Seconda Guerra Mondiale, come aver abbandonato la Spagna alla dittatura franchista.</span></p><p style="font-family: "Helvetica Neue"; font-size: 11px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="-webkit-font-kerning: none; font-kerning: none;">
Poi in Italia abbiamo avuto la Ripresa: con il benessere abbiamo costruito le autostrade, sono arrivate le vacanze, sono iniziate le lotte operaie, il Moplen, abbiamo ottenuto un minimo di emancipazione femminile, i giovani hanno potuto ballare e fare l'amore con maggiore libertà, il diritto a </span>divorzio e aborto, per dire... conquistati a fatica,<span style="-webkit-font-kerning: none;"> in un angolino nascosto adagio adagio hanno trovato spazio anche </span>i gay (su pressione dell'Europa). </p>
<p style="font-family: "Helvetica Neue"; font-size: 11px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="-webkit-font-kerning: none; font-kerning: none;"><br />I fascisti che erano rimasti nascosti nei servizi segreti e nelle forze dell'ordine, forse alleati con potenze straniere (forse?) e negli anni '70 hanno messo bombe e aiutato il terrorismo "di sinistra" perché i comunisti non andassero al potere democraticamente. Panico. </span></p><p style="font-family: "Helvetica Neue"; font-size: 11px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="-webkit-font-kerning: none; font-kerning: none;">N</span>el frattempo la TV che era stata con la RAI di Alberto Manzi, Mike Bongiorno o Mina e Raffaella Carrà il più grande motore di unità vide l’arrivo della finta libertà, con quella TV privata - Italia manipolata - che fu in realtà il vero colpo di stato mentale. </p><p style="font-family: "Helvetica Neue"; font-size: 11px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="-webkit-font-kerning: none; font-kerning: none;">
Era la mediocrità, il sabato del villaggio, il gioco al ribasso, l'unione sì... ma nei difetti: si dovevano solo eliminare le televendite dei sali di Wanna Marchi o delle cassette porno di Maurizia Paradiso ma il resto andava bene per eleggere qualcuno Deputato al Parlamento. <br />
<br />
E se si indagava sul conflitto di interessi che bloccava il Paese, ci pensava il TG5: in una confusione tra notizia e spettacolo, i calzini blu del giudice Mesiano mettevano in dubbio la sua serietà professionale. </span>Nel giro di qualche anno questa classe dirigente dei media è entrata in TV e in breve una giovane prostituta marocchina diventava per votazione del Parlamento ufficialmente nipote del Presidente egiziano Mubarak e Angela Merkel veniva definita dal Primo Ministro italiano “culona inchiavabile”. Per reazione un attore comico celebre per le pubblicità dello yogurt dava il via a un partito/movimento che si prendeva carico degli argomenti che la “Sinistra” venduta non osava più affrontare e siamo tornati al Medioevo. Il “tengo famiglia” copre ogni colpa e ogni vergogna e in fondo riporta al potere i figli papà “come è normale”. </p><p style="font-family: "Helvetica Neue"; font-size: 11px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="-webkit-font-kerning: none; font-kerning: none;">
<br />
Dove non riuscirono le bombe o la repressione poliziesca è riuscito l’istupidimento di massa. E’ stata cancellata la dignità della povertà e bisogna ad ogni costo apparire più ricchi di quel che si è. </span>Sulla scorta della televendita o degli slogan “Perché io valgo” o “Io esiste”, idee da parrucchiere o da Bar Sport sono diventati programmi TV, con il Gabibbo che arriva a far da giustiziere. </p>
<p style="font-family: "Helvetica Neue"; font-size: 11px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="-webkit-font-kerning: none; font-kerning: none;"><br /></span></p><p style="font-family: "Helvetica Neue"; font-size: 11px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="-webkit-font-kerning: none; font-kerning: none;">"Perché il mondo non mi dà quanto ha promesso?" In questa nazione infantile, vittima della sindrome di Peter Pan, il sentimento è imputridito ed è diventa ri/sentimento. “Mi avevi promesso il formaggio, perché mi dai la segatura?” dimenticando di aver votato per chi proponeva bugie. </span></p><p style="font-family: "Helvetica Neue"; font-size: 11px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="-webkit-font-kerning: none; font-kerning: none;">Memoria da pesce rosso, si dimentica tutto. E “i politici sono tutti uguali” diventa nel giro di qualche anno “Chissà cosa ci mettono in quel vaccino”, la insoddisfazione diventa senso di persecuzione. E’ lo stesso criterio che fa diventare i bambini o i cani il centro di ogni attenzione, mostri irresponsabili a cui tutto è permesso. E’ la famiglia, mafiosa o protetta dalla Chiesa o qualche Dio, è la trappola della deficienza di realtà. <br />
<br />
Del resto basta ascoltare le radie italiane o sentire che musica “va”. E s</span>e per evento inaspettato al Festival di Sanremo vince un gruppo di giovani emulatori del rock …farà più numero all’estero che qui. Abbiamo altro a cui pensare, tipo bloccare i porti o le città perché “non sappiamo cosa ci ci mettono dentro”...dopo aver mangiato carne di animali intossicati dagli antibiotici perché allevati a forza in condizioni squallide. </p><p style="font-family: "Helvetica Neue"; font-size: 11px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="-webkit-font-kerning: none; font-kerning: none;">Non facciamo figli per disperazione e assenza di prospettiva ma non vogliamo gli immigrati, e i pochi cha abbiamo sono spesso sottopagati e vivono in condizioni abominevoli… e dopo essere stati immigranti noi per decenni. <br />Quello del belpaese è un circolo vizioso, la trasmissione è riuscita. </span></p><p style="font-family: "Helvetica Neue"; font-size: 11px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><br /></p><p style="font-family: "Helvetica Neue"; font-size: 11px; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><br /><span style="-webkit-font-kerning: none; font-kerning: none;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgAbC_H8qt12JEDcA07ejWbsahNVnAfmOrRzaEiyhM-NvD5NwP3cHWWLYbB0EEsFW__7B_g9eMonpueyHZyi7cOpiJ9Sxqxd2wTEkt740f68yIFyLKCgnoedCpsZsxUlJiXiJ4UrHhi/s750/Schermata+2021-10-14+alle+17.21.18.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="750" data-original-width="728" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgAbC_H8qt12JEDcA07ejWbsahNVnAfmOrRzaEiyhM-NvD5NwP3cHWWLYbB0EEsFW__7B_g9eMonpueyHZyi7cOpiJ9Sxqxd2wTEkt740f68yIFyLKCgnoedCpsZsxUlJiXiJ4UrHhi/s320/Schermata+2021-10-14+alle+17.21.18.png" width="311" /></a></div><br /><p></p>Radio Pavlovhttp://www.blogger.com/profile/02457135355488424585noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6362946230170364178.post-82738327890250558432021-10-08T11:11:00.004+01:002021-10-08T11:11:30.876+01:00MUSICA PROIBITA. <p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen="" class="BLOG_video_class" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/BuZBZVSBxe8" width="320" youtube-src-id="BuZBZVSBxe8"></iframe></div><br />Uno (io) definisce frettolosamente "fro*i nazisti" le bertucce che in corteo a Madrid hanno gridato "fuori i pricchioni dal nostro quartiere" salvo poi essere rivelati tali anche loro da amanti uomini ben più coraggiosi di loro ("loro" in spagnolo significa pappagallo). Uno (sempre quello, io) viene poi punito per la parolaccia dal social network che ha fatto eleggere Trump o permette di tutto etc etc. e uno (ancora io) ci resta male. E' bene ricordare e sottolineare: l'uso di parolacce offensive a lei diretta da parte di una minoranza è una forma di autodifesa, oltre che constatazione magari brutale ma veritiera e inoppugnabile. Quando altri negano l'olocausto e vengono lasciati liberi di parlare, non a caso. <p></p><p>Pazienza, andiamo avanti. Ma mi piace ricordare che l'uso delle parole "al contrario" è tutt'uno con l'interpretazione della realtà come codice cifrato in una ricerca della libertà. E' cultura <i>camp</i>, gusto del paradosso che reinventa e dà valore alle cose (inventandosi tra le altre cose le "dive") ed è uno dei segnali più potenti di presenza della comunità maschile omosessuale nel contemporaneo, nel pop, nella vita.</p><p>Ma qui non parlo delle dive, piuttosto del contrario. Una canzone da qualche tempo mi ossessiona e non è di Lady Gaga o di Ivan Cattaneo primi anni o Colapesce&Di Martino: è Claudio Villa che canta. Non c'è cantante meno gay sul pianeta di Claudio Villa, il macho romano al 100% che sprezzante disse dei Duran Duran attesi al festival di Sanremo "Secondo me non duran". </p><p>Tra tutte le interpretazioni "Musica Proibita" la amo cantata da lui. E' una romanza classica, di grande successo di fine '800, scritta per voce di donna ma - per la forza richiesta nell'interpretazione - viene quasi sempre eseguita da uomini... con strepitoso effetto. Se la ascolti immagini Claudio Villa che sogna di incontarare lo spasimante maschio sotto il balcone. Ne sogna le labbra carnose e gli occhi e non ha certo bisogno dell'ecstasy liquida. <i>"Fammi provar l'ebbrezza dell'amor".</i> Sarà che a me piacciono gli uomini bassi di statura e la virilità usata in direzione diversa dalla sopraffazione. Del resto come diceva la mia maglietta firmata <span style="font-family: courier;"><b>attaccabottone</b></span> "gli uomini sono donne come tutte le altre". Oppure per Martin Lutero e gli stranieri che venivano qui a fare il Grand Tour gli italiani sono tutti <i>"un po' così"</i>. E il gagliardo Claudio Villa ha cantato un'altra canzone che mi ha sempre lasciato a bocca aperta... contiene un altro <i>topic</i> dell'immaginario gay... il BOSCO e il BOSCAIOLO.</p><p><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen="" class="BLOG_video_class" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/kb1jUDaQO0I" width="320" youtube-src-id="kb1jUDaQO0I"></iframe></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br /><p><br /></p><p><br /></p><p><br /></p><p><br /></p>Radio Pavlovhttp://www.blogger.com/profile/02457135355488424585noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6362946230170364178.post-44292069789373270702021-10-06T16:10:00.002+01:002021-10-06T17:05:29.241+01:00DA DOVE RICOMINCIAMO?<p style="text-align: left;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhm1WBrkqlgkcffXaDLaToquvTSNDB3zzcT2Iy7FN2dYIocwAjdjCiQ-DXDVK8njhRfCyMSZrJN62Y3puSnvNMWOwOb0yZVA9eMBLafD1_VrKOYDlroVsC2TfXoFgRjp7TDK-t_Wmoh/s683/Normalidad.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="683" data-original-width="512" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhm1WBrkqlgkcffXaDLaToquvTSNDB3zzcT2Iy7FN2dYIocwAjdjCiQ-DXDVK8njhRfCyMSZrJN62Y3puSnvNMWOwOb0yZVA9eMBLafD1_VrKOYDlroVsC2TfXoFgRjp7TDK-t_Wmoh/s320/Normalidad.jpg" width="240" /></a></div><p></p><p style="text-align: left;">Non so voi, ma io vedo in giro molta angoscia e disperazione, di quel tipo che prende tempo facendo finta di niente. E' come quando da bambino hai commesso una marachella e temi che la punizione sia arrivata e la giustifichi. </p><p style="text-align: left;">Forse la pandemia non ci renderà migliori ma qualche esitazione e qualche pensiero lo ha stimolato... "Cosa valeva la pena di fare e cosa no?" ci siamo domandati... Adesso dobbiamo fare i conti e ripartire: è la "nuova normalità". Se quella di prima aveva buchi da tutti le parti non li ha certo rammendati l'emergenza sanitaria mondiale che ci ha reso tutti più deboli e consapevoli dei limiti. Ovvio, i più malati di tutti sono certo quelli che si domandano cosa c'è dentro il vaccino (senza domandarsi cosa c'è dentro l'acqua del rubinetto, magari) ma la mia palestra - per fare un semplice esempio - è mezza vuota rispetto a prima. Dove sono andati tutti? Sono implosi? Sono pieni solo i mezzi di trasporto pubblici, superaffollati, e i social network con tanti cretini/e che non dico Umberto Eco ma neanche Nostradamus poteva prevedere.</p><p>Ad arricchire la commedia (che forse è una tragedia) abbiamo un paradosso tutto italiota: l'incitatore ufficiale d'odio della Lega, il suggeritore di Mister Nutella, è in corner per un festino andato a male con prostituti rumeni. Uh, la Romania... nazione extracomunitaria dentro la Comunità Europea, quell'Est indesiderabile che viene trattato come un vuoto a perdere. Sembrava una storia di orgette a base droga ma si sta trasformando solo in un litigio sulle tariffe dei puttani. Questi millantano e vengono ripresi dai quotidiani ad alta tiratura e gran bassezza. Raccontano soprusi ma sono solo marchette e tariffe, probabilmente. Per questo è ancora più povero il ritratto della velata che ha fatto loro ricorso: miseria assoluta e viene quasi da render merito all'ottavo nano e alle Olgettine. </p><p>L'amore che non osa pronunciare il suo nome è relegato a una perdita di coscienza non per le droghe sintetiche, ma per mancanza di coscienza. Schizz'n'go. E la burundanga trova addirittura l'appoggio della famiglia che difende l'agnellino perverso: "Non ha fatto niente di male". </p><p>Uno si domanda cosa ne avrebbero detto Mario Mieli o Pier Paolo Pasolini, per dire 2 galassie distanti e non comunicanti fra loro. </p><p><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhoYh30AAI0kjS45J2QAVPqAPJF1F22Q1kOo3zti_pXyqn0aPwpyMbzG9Fq7KmvLe2oF6FqD8SgxuToAuCfTzHtxKS3GCvucmYY-ZQAfEw_YAAesgEipI_JWSP2RsVta7y2B2q5977R/s800/Paola-Agosti-Mario-Mieli-al-Congresso-del-FUORI-Roma-aprile-1976.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="528" data-original-width="800" height="216" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhoYh30AAI0kjS45J2QAVPqAPJF1F22Q1kOo3zti_pXyqn0aPwpyMbzG9Fq7KmvLe2oF6FqD8SgxuToAuCfTzHtxKS3GCvucmYY-ZQAfEw_YAAesgEipI_JWSP2RsVta7y2B2q5977R/w327-h216/Paola-Agosti-Mario-Mieli-al-Congresso-del-FUORI-Roma-aprile-1976.jpg" width="327" /> </a></div><p></p><p><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEilN5gVR47vq-3mg_w61dD3Lx3X1XWFyniPrTmuGePbW0rWLFleKiMm21yf37tVZg2g-wVbw0WgJh9RHjlg4iu_2rSMwsZ6VgSAGwrLJG_X8wr3bFE60mcGeX8K_rjA5wclTmLoUqBU/s1300/08-Letizia-Battaglia.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="863" data-original-width="1300" height="212" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEilN5gVR47vq-3mg_w61dD3Lx3X1XWFyniPrTmuGePbW0rWLFleKiMm21yf37tVZg2g-wVbw0WgJh9RHjlg4iu_2rSMwsZ6VgSAGwrLJG_X8wr3bFE60mcGeX8K_rjA5wclTmLoUqBU/s320/08-Letizia-Battaglia.jpg" width="320" /></a></p>Radio Pavlovhttp://www.blogger.com/profile/02457135355488424585noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6362946230170364178.post-9358505704206622532021-10-05T16:31:00.006+01:002021-10-05T19:02:13.684+01:00AIUTARE IL CAMBIAMENTO CHE SIAMO. <p><span style="font-family: Helvetica; font-size: 24px;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: Helvetica; font-size: medium;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj_WvB3E2KE__xrelKTrbmgTvWRPShLTENJyHAmpCl0gb7-x9sZMEQt4RRGmIgO-YeIwaueYFAlh78C6YJ0o9drWN9k_XbfCQDQOyyfTVzRmNanlxJhp08DB_vcjqVuAMAKDvZeYVCB/s993/Schermata+2021-10-05+alle+17.11.03.png" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="320" data-original-width="993" height="103" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj_WvB3E2KE__xrelKTrbmgTvWRPShLTENJyHAmpCl0gb7-x9sZMEQt4RRGmIgO-YeIwaueYFAlh78C6YJ0o9drWN9k_XbfCQDQOyyfTVzRmNanlxJhp08DB_vcjqVuAMAKDvZeYVCB/s320/Schermata+2021-10-05+alle+17.11.03.png" width="320" /></a></span></div><p><span style="font-family: Helvetica;"><span style="font-family: Helvetica; font-size: medium;"><br /></span></span></p><p><span style="font-family: Helvetica;"><span style="font-family: Helvetica; font-size: medium;"><br /></span></span></p><p><span style="font-family: Helvetica;"><span style="font-family: Helvetica; font-size: medium;"><br /></span></span></p><p><span style="font-family: Helvetica; font-size: medium;"><br /></span></p><p><span style="font-family: Helvetica; font-size: medium;">Noto strane coincidenze per spiegare una reazione che ho sentito inevitabile: 15 giorni fa ho scritto una parola “vietata” dal più frequentato social network, un incidente banale si direbbe e sono stato punito. Questo ha scatenato in me una decisione che da tempo doveva essere presa: smettere di scrivere lì cose intime e personali. Se userò ancora Facebook sarà per mettere “like” o condividere iniziative ma preferirò scrivere le cose personali in privato o appunto in iper-pubblico: qui. Polvere siamo e polvere ritorneremo: che almeno, nel frattempo, si eviti la sabbia negli occhi. </span></p><p></p>
<p style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 29px;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></p>
<p style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="font-size: medium;">Per impegno personale e per il senso del tempo che passa ho il bisogno di spiegare e confrontarmi quel che sento non voglio essere giudicato da chi vende la speculazione come educazione. Torno al blog abbandonato da anni anche perché su Facebook è tutto “usa e getta”. E scrivere per regalare contenuti ragionati a spreco era solo una manifestazione delle mie insicurezze e tanto vale risparmiare tempo. </span></p>
<p style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 29px;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></p>
<p style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="font-size: medium;">Io credo sia forte il degrado della società a seguito della tecnologia e dell’invenzione di nuovi paletti e segnaletiche per ciò che è considerabile opportuno o inopportuno: e soprattutto DA CHI? </span></p>
<p style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="font-size: medium;">Con gli indiscutibili vantaggi che la comunicazione digitale permette, l’evoluzione di internet è andata in direzione opposta alla democratizzazione della cultura che avevamo sperato quando la usavamo in 23. Per questo torno al blog o magari anche al “nulla” pre-internet: così com’è non mi va. Mi fa ridere Claudio quando dice: “A me Facebook a me non serve, ho già la portinaia e il mio lavoro mi basta e avanza”.</span></p>
<p style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 29px;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></p>
<p style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="font-size: medium;">Con la Rete gli anni di studio e la capacità di argomentazione sono annullati, mortificati: si possono ormai buttare via intere biblioteche o una vita di preparazione e osservazione “tanto c’è wikipedia” (con tutta l’arroganza che questa enciclopedia comporta, oltre alle sue finalità… bulli saputelli che ritengono proprio diritto correggere e cancellare). E proprio Facebook è campione di arroganza: permettendo parole o immagini in alcuni Paesi sì ed altri no in base alle sue convenienze, permettendo degrado e bassezza quando fa loro comodo. Per anni ho archiviato alcune tra le mie riflessioni che avrei pubblicato nel blog in una sezione di Facebook chiamata NOTE che qualche anno fa è stata cancellata senza avvertire, insindacabilmente. Una perdita non solo per me ma anche per altri amici (Giovanbattista, che è uno storico di costume e spettacolo per esempio). </span></p>
<p style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="font-size: medium;">Il dramma della Rete (dove siamo caduti) è infatti ancora più grande, secondo me, per la comunità che ho aiutato a nascere in Italia: quella LGBT*xyz, per gli uomini gay in particolare. Le false facilitazioni delle app e le scorciatoie dei social pieni di luoghi comuni e insulti mi inquietano e per i gay sono spesso puro anal/fabetismo. </span></p><p style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="font-size: medium;">Non abbiamo il coraggio come homo sapiens di affrontare la zona di confine/confusione tra ragione e istinto? I social network sono lo strumento migliore per fare casino perché nulla cambi davvero.</span></p>
<p style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 29px;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></p>
<p style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="font-size: medium;">Le coincidenze, e la spiegazione della mia scelta ribelle le ho trovate nella radio. </span></p>
<p style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="font-size: medium;">Come molti/e di voi sanno con la radio sono cresciuto, mi sono formato e ricostruito. Grazie alla radio ho addirittura trovato marito (ma questa è una storia a parte). </span></p><p style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="font-size: medium;">Alcuni programmi radio hanno segnato la storia della mia vita: Alto Gradimento di Arbore e Boncompagni prima di tutto, L’Altro Martedì che ho pensato con i miei migliori amici e condotto (è stata la trasmissione gay di più grande successo nella storia della radio italiana). Poi arrivò l’AIDS e smettemmo quella formula dissacrante, non adatta ai tempi. </span></p>
<p style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="font-size: medium;">La radio privata italiana ha fatto passi indietro ed è diventata con gli anni un deserto d’intelligenza, superficialità e puttanate da bar sport vendute come valore, ancor peggio della TV. Fosse per me salverei solo (e non completamente) Radio3 RAI. Scrissi anche in RAI per cercare contatti ma non rispose mai nessuno. Probabilmente anche a sinistra o nella cultura devi avere gli “amici giusti” e io professionalmente avevo lavorato per anni in un altro campo: attiguo, quello della pubblicità… ma in Italia la creatività funziona a compartimenti stagni. </span></p><p style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></p>
<p style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="font-size: medium;">Che poteva fregarmene? Ero ormai diventato mezzo spagnolo e quella cultura mi ha salvato la vita. Quella lingua con i suoi “pattern” e il suo approccio all’esistenza mi ha dato tanto quanto la lingua inglese o quella francese, forse di più. Devo molto a mio fratello che ci vive, a Jorge Luis Rodriguez Zapatero, uno degli uomini politici che più stimo al mondo e al fiume di amiche/amici che ho lì. </span></p>
<p style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="font-size: medium;">Ma devo molto alla musica spagnola che mi ha aperto la strada (insegnamento di Paola Frezza, la mia prof d’inglese alle scuole medie). Per questo aprii su Facebook una pagina che cercava di raccontare la musica che mi piace e porta lo stesso nome di questo blog. La musica che mi piaceva naturalmente non era solo spagnola ma lì c’era per me tanto da scoprire e raccontare… e non basterà una vita intera. Se il suono di quelle parole è per le mie orecchie musica, figuriamoci quando sono cantate sottotono, in maniera morbida e incantatrice, in modalità un po’ teatrale… come nel Donosti sound (Le Mans, Family, La Buena Vida, Single) o Hidrogenesse, ovviamente La Prohibida, Chico y Chica, La Terremoto, Espanto, Alaska e Fangoria dei momenti migliori… </span></p>
<p style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 29px;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></p>
<p style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="font-size: medium;">Proprio grazie alla musica mi ha fatto da guida, per anni e anni, un programma radio di Radio3 spagnola, Siglo 21. Alternava alla musica di ricerca (nazionale o internazionale) interessanti e originali visioni geopolitiche, curiosità, stimoli e allarmi culturali, racconti in prima persona dei musicisti: la formula originale cambiava ogni giorno e mi accompagnava mentre facevo ginnastica per i miei dolori di schiena o buttar giù qualche chilo. </span></p>
<p style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="font-size: medium;">Per me “esiliato emozionale” Siglo 21 era un mondo a parte: dava vita in un angolo di via Giambellino alla Spagna ideale e la voce incredibile di Tomás Fernando Flores mi ha fatto scoprire, per esempio, Rosalia e Rodrigo Cuevas. </span></p><p style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="font-size: medium;">Oggi Siglo 21 come trasmissione non c’è più: l’ho scoperto per caso e incredulo un giorno al ritorno dalla Spagna e non mi ci sono ancora rassegnato: come potrò farcela?</span></p><p style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="font-size: medium;">Però roprio nelle parole di addio del conduttore Tomás Fernando Flores ho capito il perché (e non l’ho ancora capito tutto). Ma è il MOMENTO DI CAMBIARE. </span></p>
<p style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 29px;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></p>
<p style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="font-size: medium;">Ieri Giuseppe Sala è stato confermato Sindaco di Milano, evviva. Chissà se la mia città di nascita diventerà nei prossimi anni sempre di più la città italiana crocevia da/per il mondo o un bluff di speculazione edilizia e pretese (che sono anche il suo forte, nel bene e nel male: spesso le trasforma in promesse che sa mantenere). Io tra qualche anno diventerò spagnolo. </span></p>
<p style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 29px;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></p>
<p style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="font-size: medium;">Se capisci lo spagnolo ascolta gli ultimi 5 minuti dell’ultima trasmissione di Siglo 21. Ma te li ho riassunti sopra: E’ ORA DI CAMBIARE tanto ci pensa già la vita a cambiare noi comunque. </span></p><p style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></p><p style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><a href="https://www.rtve.es/play/audios/siglo-21/fin-03-09-21/6085619/"><span style="font-size: medium;">https://www.rtve.es/play/audios/siglo-21/fin-03-09-21/6085619/</span></a></p><p style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></p><p style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="font-size: medium;"> </span></p><p style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></p><p style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></p><p style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></p>
<p style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 29px;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></p>
<p style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 29px;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></p>
<p style="font-family: Helvetica; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 29px;"><span style="font-size: medium;"> </span></p><div><br /></div>Radio Pavlovhttp://www.blogger.com/profile/02457135355488424585noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6362946230170364178.post-3903407311783884772013-02-09T12:30:00.001+00:002013-02-09T12:36:16.672+00:00FRONTE DEL PORNO.si è suicidato Arpad Miklos, un attore porno che ha tentato di mettere in luce il "lato umano" della sua icona e del suo lavoro. la notizia è dolorosa e tagliente.<br />
<br />
il porno è grazie alle nuove tecnologie un'emergenza inevitabile, ma ha i suoi lati pericolosi... è come un riccio di mare, gustoso e invitante ma coperto di spine. <br />
come diceva (se ricordo bene) qualche anno fa Didier Lestrade su Tetu è una pervasiva, convincente (e a tratti paradossale) forma di alfabetizzazione e autovalorizzazione, una ricerca d'identità o balance in zone non ancora esplorate. è uno specchio di Narciso, illusorio e alienante come tutti gli specchi di Narciso. <br />
la sua ricerca è borderline e mette in gioco energie in aree non ancora mappate, con una carica o esiti finali spesso autodistruttivi per noi uomini che amiamo gli uomini e che siamo -volenti o nolenti- gli unici artefici della nostra stabilità. <br />tutti scaricano, guardano, si sfogano. diventa quasi uno "state of the art" del desiderio, una ricognizione che permette di seguire tendenze ed evoluzioni del desiderio mondiale, variazioni delll'autopercezione e di ciò che viene visto come "desiderabile".<br />
<br />
ma il porno è una roulette russa, un gioco al massacro*, tutt'altro che ingenuo.<br />
<br />
certo s'intuiva -qui e là- che Miklos fosse una buona persona. questo disturba ancora di più.<br />
se posso andare fino in fondo, temo anche che un elemento distruttivo sia stata la caratterizzazione estrema di questo ex farmacista in figura "top", un'innaturale spettacolarizzazione di un lato del carattere (che è una debolezza, come tutti i ruoli inflessibili)... quasi che a lui non fossero permesse le fragilità "femminee" della vita. <br />
visti i risultati, <span id="goog_1824636002"></span><a href="http://www.blogger.com/"></a><span id="goog_1824636003"></span>che disastro.<br />
<br />
* (l'asterisco porta proprio qui) ...<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/OOpkr8uNWpk?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe></div>
<br />
poi vado nei siti web tipo BUTT o su facebook e trovo commenti tipo "si è
ucciso perché non ha incontrato me", "caspita che bei film ha fatto", "bonazzo,
R.I.P." o altre scemenze del genere. che disastro, again.<br />
<br />
<br />
<br />Radio Pavlovhttp://www.blogger.com/profile/02457135355488424585noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6362946230170364178.post-41624314944736667392012-12-01T16:19:00.001+00:002012-12-01T16:21:29.389+00:00SOLI, E MALE ACCOMPAGNATI.<br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh_DoPckrJao5gGwvTSFqmTUQusTytFhBPgEm_jCvDjk0rY6orPvtQuFTn7Oj6mA5_Ux9KmsDqHviVDRwR3uKCSMFMCh2C1RmQa1h3_jc8_degsmGIR_sn5DogTcwbiuVikQpM6Ajom/s1600/400x3001354359162607aids.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh_DoPckrJao5gGwvTSFqmTUQusTytFhBPgEm_jCvDjk0rY6orPvtQuFTn7Oj6mA5_Ux9KmsDqHviVDRwR3uKCSMFMCh2C1RmQa1h3_jc8_degsmGIR_sn5DogTcwbiuVikQpM6Ajom/s400/400x3001354359162607aids.jpg" width="400" /></a><br />
scrivevo questa mattina a Marco Mori, presidente dell'Arci Gay milanese che lo stato della consapevolezza / prevenzione AIDS è moolto critico. riassumendo senza retorica (dovessi spiegarlo a un selenita) l'AIDS è stato oltre che un virus un attacco senza precedenti alla dignità dell'amore sessuato (eri colpevole perché avevi goduto del tuo corpo!).<br />
è stata la demolizione della dignità individuale. eri esposto al pubblico, indifeso, vilipeso o compatito. e in questo ha colpito al massimo -come se non fossero colpiti già abbastanza- gli omosessuali maschi. è stata la fine di ogni privacy: eri colpevole e compatito perché l'avevi preso nel buco del culo. lo dicevano autorità come Ronald Reagan -Presidente degli Stati Uniti- o il Papa Giovanni Paolo II -un polacco sessuofobo- con tutta la sua corte di moralisti mentecatti tra cui il Ministri della Repubblica Italiana.<br />
ma il diavolo non è cattivo come lo dipingono i depressi e ci ha aiutato a trovare il coperchio. per una forma di compassione (nel senso etimologico della parola) la crisi degli amici morti (quanti ne abbiamo avuti) si è trasformata in un'opportunità di umanità.<br />
tra funerali ed elaborazione del lutto insieme a tutti le donne e gli uomini col cervello attaccato al corpo siamo diventati "cittadini". e si è scoperto che anche tra gli "omosessuali" molti non vivono solo di rapporti genitali ininterrotti.<br />
nel frattempo però è arrivata la "cura" ossia la triterapia e l'AIDS si è trasformato in una malattia individuale, tipo diabete o epatite. questo è successo per interesse della case farmaceutiche visto che nei paesi ricchi con questo fanno soldi a palate. ma l'AIDS è diventato una cosa normale, come se prendere 85 pastiglie al giorno e avere effetti collaterali spaventosi fosse cosa normale. <br />
l'individualità dell'uomosessuale era di nuovo preservata. magari per andare nei sex club a scopare a vanvera per mancanza di meglio o per assenza di autostima.<br />
peggio ancora è stato per i ggiovani con il ritorno nell'armadio e all'individualismo favorito da internet, smartphone, app eccetera eccetera per cui niente è più pubblico, tutto è individuale. almeno moriremo ciascuno nel rispetto della privacy. <br />
ma non basta, in Italia il danno non vale niente se non arriva anche la beffa. mentre in America si apre al matrimonio egualitario e in Italia si boccia una legge contro l'omofobia o si suicida un ragazzo che portava i pantaloni rosa. e arriva anche nel 2012 la Giornata Mondiale di Consapevolezza AIDS.<br />
ecco la campagna d'informazione gestita per un solo giorno (fufiu!) dal Governo Tecnico. pubblicata sui quotidiani che i ggiovani non leggeranno mai, e testimoni sono un gruppo di zii e di zie insignificanti. come stupirsi? questi del Governo non trombano dal '57 (se l'hanno mai fatto). e dobbiamo reagire tutti insieme. certo. ma è più divertente farlo con un'orgia.Radio Pavlovhttp://www.blogger.com/profile/02457135355488424585noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6362946230170364178.post-54907388826285716022012-03-17T19:54:00.009+00:002012-03-18T17:44:52.858+00:00LA PAROLA COME ARMA DI MORTE.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi5lN61PHQsMY2fTrxjjuADQ-DDs1el_9Anap6MSPXr3KkkltygFpXGfDONIfWJaCcTpx7rVLkYVh1ku_h4fUd5T4u6agCun1HYLJhqCDQdNm_dxNpfbCVObSjfIWEziOULdfXRI4A-/s1600/IMG_6619.JPG"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;width: 200px; height: 150px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi5lN61PHQsMY2fTrxjjuADQ-DDs1el_9Anap6MSPXr3KkkltygFpXGfDONIfWJaCcTpx7rVLkYVh1ku_h4fUd5T4u6agCun1HYLJhqCDQdNm_dxNpfbCVObSjfIWEziOULdfXRI4A-/s200/IMG_6619.JPG" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5721294493864402546" border="0" /></a>il mondo è in crisi per la confusione sistematica di bugia e verità, alcune nazioni più colpite di altre, e su alcuni argomenti più di altri. è un effetto collaterale dei media e anche del web.<br />ed è sempre stato così, la pratica della menzogna è vecchia quanto l'umanità ma certo adesso il numero di specchi che riflettono il pensiero pulito o l'opinione, è soverchiato dal numero di specchi che riflettono cazzate e bugie e capovolgimenti della verità.<br /><br />il controllo politico ha sempre manipolato: con notizie false, fotomontaggi che aggiungevano o toglievano persone dalle fotografie, ma certo la TV e l'illusione di verità che dà (come uno specchio al rovescio vediamo un mondo che sembra vero anche se è una messa in scena) fa danni immensi.<br />tutto il mondo è vittima di bugie: basta vedere l'omissione d'informazione di cui è colpevole il governo giapponese nel dopo Fukushima. e l'America aperta che con Bush che ha dovuto subire la guerra d'Iraq, salvo poi ribellarsi e mettere Barack Obama a tentare una soluzione più decente di capitalismo?<br /><br />ma l'Italia è messa male male di suo. Berlusconi e la sua macchina della menzogna sono un danno immenso per un paese con uno scarso senso d'identità, diviso da forti istinti territoriali, poco propenso all'impegno civico.<br />anzi, viene da pensare che la P2 e i nemici della libertà democratica -alleati con le mafie, il Vaticano e gl'industriali incapaci- sono riusciti con l'inquinamento dell'informazione e il varieté usato come narcotico ad arrivare dove non sono riuscite la Strategia della Tensione, le bombe nelle banche, sui treni e nelle stazioni (con il sostegno di presunti pericoli -forse anche aiutati- come le BR).<br /><br />adesso siamo nell'era del web: dà nuove possibilità di comunicazione e ridimensiona il potere assoluto della TV. e il fenomeno di Wikileaks ha davvero preoccupato i potenti, non più in grado di gestire una controinformazione diffusa, quella che ha portato -per esempio- alla Primavera Araba, cioè alla rivolta di giovani che vogliono essere finalmente cittadini e non più vittime di dittatori o maniaci religiosi... giovani uomini e donne "occidentalizzati", magari uccisi e repressi anche dal governo successivo (vedi Egitto).<br /><br />in Italia ad esempio il web ha permesso la vittoria a Milano del Sindaco Pisapia e la liberazione dal giogo di noia, sopruso e ladrocinio della giunta Moratti.<br />proprio Milano -città aperta- era diventata la capitale dei pagliacci eleganti e cattivi, degli ubriaconi da bar brianzolo o dei ciellini che predicano Gesù per fare i soldi, della depressione travestita da happy-hour. li abbiamo cacciati, e così è successo a Napoli a Cagliari e in altre tante città. costringendo al confronto una "sinistra" politica (davvero sinistra) connivente, corrotta, tonta, burocratica, affarista che a questa "destra" fa buona compagnia e poca opposizione. ok, sembra già una tragedia.<br /><br />ma non basta. qualche giorno fa Berlusconi ha fatto un discorso sui "politicanti vecchi" che confondono la testa alle persone (senti chi parla!).<br />dice che lui capisce e appoggia la libertà del web, l'energia che il web esprime, la voglia di liberarsi da vecchi legami e condizionamenti. evidentemente il Vecchio Satiro sa che dal web può venirgli qualche fastidio, e cerca di confondere le carte come può, cercando di entrare anche in quel gioco. oltretutto la pattumiera di appoggio nel web non gli mancherà: anche lì il varieté può essere stimolato con qualche successo per riuscire a parlare di tutto tranne che di cose rilevanti e della realtà.<br /><br />del resto le destre hanno tanto tempo libero: li paghiamo per non fare niente e per lasciar fare al governo "tecnico" di Monti il lavoro sporco, ossia tutto quello che non hanno avuto il coraggio di fare in anni e anni, dovendo accontentare la moglie ubriaca, avere la botte piena, dar ragione agli astemi e bevendo champagne.<br /><br />a proposito di modi vergognosi con cui occupano il tempo libero, è interessante vedere come gli omosessuali (o il diritto delle coppie non tradizionali) siano un argomento tirato in ballo alla cialtrona: lavorare sugli istinti e sull'ignoranza è facile, facile moralismo per gettare sabbia negli occhi. sempre sembrerebbe il peggio. no, c'è ancora di più.<br />il meccanismo è esattamente lo stesso da anni: tirare sempre più la qualità verso il basso, com'è stato far confondere i cantanti di serie B della Mediaset con Mina o De Gregori oppure ex presentatori/attori della TV pubblica (Corrado, Vianello, la Mondaini) passati a Berlusconi con le televendite, Giorgio Mastrota, Sgarbi, Ferrara, Simona Ventura e reality show per trasformare la TV pubblica nella pattumiera.<br /><br />il degrado non finisce mai, anzi lo si aiuta: tanto sarà sempre avvantaggiato chi ha posizioni di controllo. la Chiesa, per esempio. e con un Papa che detesta i gay e non aveva nulla da dire contro il bunga-bunga, Berlusconi o la Lega Nord hanno fatto di tutto per infilarsi dove potevano e diventare così un enorme cuneo che renderà impossibile per anni qualsiasi civiltà e progresso, cancellando i processi, ma soprattutto DISTRUGGENDO IL SENSO COMUNE.<br /><br />qualche giorno fa tale Luca d'Alessandro, un "Onorevole" e Capo Ufficio Stampa del Partito della Libertà (uso davvero singolare della parola Libertà) ha twittato una battuta che qualche ora dopo il twitter ufficiale del PdL ha avuto piacere di riprendere e amplificare, da quanto era umoristica e divertente (per loro). per criticare 2 avversari politici o di opinione, il signor d'Alessandro ha scritto "La miglior accoppiata politico-giudiziaria in Italia? Bocchino con Ingroia".<br /><br />il linguaggio per distruggere il senso comune e riportare il mondo nelle caverne, quello delle loro misere ossessioni sessuali.<br /><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj9cuZe3Vvho5P6vt8OA7Y8VD0liaaXD_xkj7_qA_pT3ozqL9A3fKpUYKFPKuCgVemNB7e4-1A0tPOFB6oQApNc3hE_zO7J5zbOFHiexYG8LA4SC-iPh-NQx0FJxI17-c6BGtq_bNia/s1600/IMG_6619.JPG"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 400px; height: 300px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj9cuZe3Vvho5P6vt8OA7Y8VD0liaaXD_xkj7_qA_pT3ozqL9A3fKpUYKFPKuCgVemNB7e4-1A0tPOFB6oQApNc3hE_zO7J5zbOFHiexYG8LA4SC-iPh-NQx0FJxI17-c6BGtq_bNia/s400/IMG_6619.JPG" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5721294294525978130" border="0" /></a>Radio Pavlovhttp://www.blogger.com/profile/02457135355488424585noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6362946230170364178.post-87502417999841458632012-02-29T20:38:00.010+00:002012-03-01T07:17:58.440+00:00IL COMPLEANNO DI OLIMPIA.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg3FKp7-M5sTiHgJiiHmg-qfShs38kPPtbWufIo3I1WqH3Tg4jBVvOfi3R4KJ-qON9JuPRzVFwTtdG3zioP8F577CdyZjCyBfw2aI6lKyjw7L6-o3oMKVHMjZhGoBwsguYAX_RMAyev/s1600/IMG_6320.JPG"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;width: 200px; height: 200px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg3FKp7-M5sTiHgJiiHmg-qfShs38kPPtbWufIo3I1WqH3Tg4jBVvOfi3R4KJ-qON9JuPRzVFwTtdG3zioP8F577CdyZjCyBfw2aI6lKyjw7L6-o3oMKVHMjZhGoBwsguYAX_RMAyev/s200/IMG_6320.JPG" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5714688346932385698" border="0" /></a>è un giorno speciale, il 29 febbraio. è il giorno che di solito non c'è, il giorno che c'è ogni tanto, l'appuntamento. è il giorno del compleanno di Olimpia, una ragazza speciale. non è solo speciale perché figlia di 2 miei carissimi amici ma anche perché <a href="http://www.olimpiazagnoli.com/">è un'artista di cui condivido la visione</a> (e siccome la visione non è la mia, mi sorprende vedere in azione qualcuno ben più capace di me con le immagini). ma non sono andato alla sua festa di compleanno!, forse perché sono un bambinone timido fuori tempo massimo o forse perché ero già stato a 2 <span style="font-style: italic;">vernissage</span> e mi sembrava troppo aggiungerne un terzo, con tanti giovani anagrafici, visto che di solito finisco di lavorare alle 8 (nel senso di 20), o forse perché ai <span style="font-style: italic;">vernissage</span> di cui sopra non ho bevuto né mangiato nulla perché "non voglio sembrare uno che va lì per mangiare e bere" (e ce n'erano tanti, caspita... il club dei "predatori della tartina" era ben attivo, soprattutto al secondo <span style="font-style: italic;">party</span>).<br /><br />sarà nuovamente il compleanno di Olimpia tra 4 anni, e non sono andato, tapino. perché? il gesto mancato mi ha fatto riflettere, mentre in casa mia mangiavo un piatto di verdure cinesi saltate con il ginger, già pronto nel frigo.<br /><br />passa il tempo? sentiamo la differenza generazionale? cosa trasmettiamo e riceviamo tra diverse generazioni. mi torna in mente la spiegazione che Claudio, il mio compagno, ha dato del passaggio di consegne da parte di chi, come me, figli biologici non ne ha avuti.<br />disse una volta: "non è vero che non trasmettiamo! è che siamo su un'altra frequenza, usiamo altri modi. guarda Mae West: basta vederla -per chiunque di noi- per pensare che è una di noi. semplicemente è vissuta in un altro tempo... ma è nostra contemporanea! e non ci serve nessun aiuto per capire cosa vuol dire, anche senza stare a sentire quel che canta o dice. è come un messaggio nel tempo, tipo messaggio nella bottiglia. viaggia sui ricordi e le sensazioni anziché sulle onde, ma ops! ecco lì che la bottiglia è arrivata".<br /><br /><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjmxXsE1k2tuJr4J0klezsgKadzaasb0ictZM1gMytr3sg6Opzyn1Ky-yMJPshnomiuwbGawhqb17hu1HL3pix0pJ6NeCkVCoXe2JblrM1l0zTiIyvjQGoHnJfTMLNC75utQOZwfKAM/s1600/Immagine+4.png"><img style="float:right; margin:0 0 10px 10px;cursor:pointer; cursor:hand;width: 200px; height: 166px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjmxXsE1k2tuJr4J0klezsgKadzaasb0ictZM1gMytr3sg6Opzyn1Ky-yMJPshnomiuwbGawhqb17hu1HL3pix0pJ6NeCkVCoXe2JblrM1l0zTiIyvjQGoHnJfTMLNC75utQOZwfKAM/s200/Immagine+4.png" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5714688900850165570" border="0" /></a>auguri Olimpia, questa felicità è tutta e solo per te, mentre scrivo da casa e tu starai festeggiando il compleanno davanti a torte invidiabili (<a href="http://www.bibisdelivery.com/">slurp</a>). è bello vedere passare il tempo, e non vogliamo fermarlo, come dice <a href="http://www.youtube.com/watch?v=fdadZ_KrZVw">il bellissimo film <span style="font-style: italic;">In Time</span></a>.<br /><br />29 febbraio è la festa del tempo che va avanti come dice lui, ti sa sorprendere, non si fa vedere se non ha voglia.<br />insomma, è il compleanno di Olimpia.Radio Pavlovhttp://www.blogger.com/profile/02457135355488424585noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6362946230170364178.post-67402551734828182172012-02-16T21:03:00.012+00:002012-02-20T15:33:52.630+00:00SANDIE SHAW, E COME SIAMO DIVENTATI EUROPEI.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiS9VRvlfyWmC753wJq0i_Qo9Mc5GW7PxJ9OAqerpUp0Zwxr1e1BMkuRs3m4OvYlkM5m67EEknb7ezTcxBlppCf0Gufg925e8ApWRDnjKHTV2eSYP0FnJ8MVtMpe81a3JZJQP3A8554/s1600/51e04sakApL._SL500_AA300_.jpg"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;width: 200px; height: 200px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiS9VRvlfyWmC753wJq0i_Qo9Mc5GW7PxJ9OAqerpUp0Zwxr1e1BMkuRs3m4OvYlkM5m67EEknb7ezTcxBlppCf0Gufg925e8ApWRDnjKHTV2eSYP0FnJ8MVtMpe81a3JZJQP3A8554/s200/51e04sakApL._SL500_AA300_.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5709857621100942530" border="0" /></a>da tanto tempo pensavo di scrivere pezzo, da quando avevo 7/8 anni. Ero un bambino ma amavo una cantante inglese, Sandie Shaw incondizionatamente.<br />è difficile spiegare oggi a chi non l'ha vista e vissuta, la differente situazione: non c'erano computer o telefonini ma un solo canale TV (forse due, di cui uno la TV della Svizzera Italiana), in bianco e nero. e noi eravamo lì pronti a percepire segnali dalla televisione.<br /><br />l'idea di scrivere me l'ha data il post di un amico, Giovanbattista Brambilla fotografo valiente, su facebook. raccontava in modo divertito della sua partecipazione curiosa qualche anno fa ai funerali di Wanda Osiris e concludeva lamentando che certe situazioni e sensazioni (il perché o per come del divismo) è un po' difficile tramandarle "perché i gay pensano ad altro".<br />mentre i gay pensano ad altro, raccontiamo cosa provavamo noi quando da bambini intercettavamo sui teleschermi una scintilla di libertà assoluta: come Sandie Shaw.<br />si potrebbe dire che ho poi imparato l'inglese per la fascinazione subita dal suo personaggio quand'ero piccolo. amavo e amo quell'Inghilterra elegante, leggera, ironica e popolare: pop.<br />a me che sono milanese e avevo un padre operaio ma europeista già allora era molto facile capire quel feeling nordico che sapeva di libertà rispettosa e maliziosa insieme. per spiegartelo, te lo cantava in italiano come poteva e si aiutava con un look.<br /><iframe src="http://www.youtube.com/embed/yoWDS6poQ74" allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" width="420"></iframe><br />così in momenti speciali come il sabato sera o al Festival di Sanremo si magnetizzavano queste figure sul teleschermo, generalmente femminili, che ai nostri occhi raccontavano la vita da un altro prezioso punto di vista; traducevano col corpo e i gesti prima che noi avessimo imparato le lingue straniere. erano oltre a Sandie, Sylvie Vartan o Dalida francesi e Lola Falana la negra elegante come una tigre (non si diceva ancora "afroamericana" o "di colore"). arrivavano e cantavano non una canzone ma un intero repertorio in italiano!<br />era un onore, ti faceva sentire meno solo e meno isolato, in diretta con il futuro.<br />e Sandie Shaw -che oltre all'italiano si esibiva anche con successo in francese e in spagnolo- aveva dalla sua un mix di riservatezza educata e malizia visualizzate dal suo look distintivo che era diventato il suo nick di battaglia. era inconfondibile, "la cantante scalza".<br />ricordo che le donne giravano ancora vestite di nero dalla testa ai piedi per il lutto. cosa poteva vedere un bambino o una bambina italiana in questa ragazza che ballava con gli abiti leggeri, nella lingua di Stanlio e Ollio, a piedi nudi? <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgax31pRGYP8W5COWe2z0RTESeHQDv1FRMCBrdF5_Rpo8R-OXL-uGPx5FFlORo08g4ND_hC-0TChovQjA5zIANPyNN1WfnQP6GQVZF0Bn7Sd2JuK9yhwLBU0kgZsZEIhkCVpztBmH1F/s1600/La+Cantante+Scalza.jpg"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;width: 320px; height: 320px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgax31pRGYP8W5COWe2z0RTESeHQDv1FRMCBrdF5_Rpo8R-OXL-uGPx5FFlORo08g4ND_hC-0TChovQjA5zIANPyNN1WfnQP6GQVZF0Bn7Sd2JuK9yhwLBU0kgZsZEIhkCVpztBmH1F/s320/La+Cantante+Scalza.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5709857376504849634" border="0" /></a>conoscevo a memoria tutte le sue canzoni che la radio trasmetteva (o mia zia e mia cugina mi regalavano i 45 giri). e in quelle canzoni poi c'erano delle storie da seguire... non avevano sempre storie easy, e comunque bisognava "seguire la trama". una volta la Sandie invita e supplica l'amica di riprendersi il ragazzo che adesso sta con lei ma ama ancora l'altra, precedente nel tempo (<span style="font-style: italic;">Quello che tu pensi amica</span>) ... è generosità o glielo sbologna indietro?. un'altra volta si scusa col fidanzato se il giorno dopo si deve incontrare con quello con cui lei stava prima ...si è dimenticata? chissà. ... ma rassicura il fidanzato che passerà il tempo a raccontare all'ex che ha un fidanzato nuovo ed è felice "in amore non esiste la pietà ... ma odio quello che farò domani" (<span style="font-style: italic;">Domani</span>, una vera hit).<br />c'erano anche interessanti divergenze di tono tra una lingua e l'altra: <span style="font-style: italic;">Long Live Love</span> inglese diventa ancora più edificante e ottimista <span style="font-style: italic;">Viva L'Amore con te ("Non so quando te ne andrai ma non te lo chiedo mai finchè sei vicino a me")</span>. e in francese si trasforma in <span style="font-style: italic;">Pour Vu Que Ca Dure </span>(Ammesso e non Concesso che Duri).<br /><iframe src="http://www.youtube.com/embed/7cwH6fe7lKM" allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" width="420"></iframe><br /><br />poi gli anni passano, crudeli per gl'ignoranti e un po' meno per noi e, come se la memoria della "cantante scalza" non bastasse, come ti ricompare la Sandra? omaggiata da Morrissey degli Smiths (guarda caso) riprende a cantare (con un 12"). continua, ritorna: e non è una dinosaura scongelata dai ghiacciai dell'indifferenza. era una <span style="font-style: italic;">sister</span>, una cattiva maestra (supplente), un nucleo del nostro dissenso come maschi diversi che proiettavamo su queste attraenti e magiche icone di libertà. epifanie pagane.<br /><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgD0v8BOfRj1rGxuS2kfu1DnYch3Goy3FYQaC354JDSH-AhNCNFPdgReWdUAUbEaFDgQqTm3FH5jVoQNYYo1NKDfgKPd4XMNLtYx60CvB4ExKx8INtDvrTIlylZeSajdgWxASGRcYrJ/s1600/1983image.jpg"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;width: 200px; height: 151px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgD0v8BOfRj1rGxuS2kfu1DnYch3Goy3FYQaC354JDSH-AhNCNFPdgReWdUAUbEaFDgQqTm3FH5jVoQNYYo1NKDfgKPd4XMNLtYx60CvB4ExKx8INtDvrTIlylZeSajdgWxASGRcYrJ/s200/1983image.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5709862277195380530" border="0" /></a><br />qui il cerchio si chiude anzi si rinchiude il cerchietto con cui si legavano i capelli queste dive da un altro mondo, delle bombe ad orologeria formato famiglia. quanto ha fatto l'Eurovisione e la canzonetta per creare l'Europa unita, e per foraggiare questo censimento "gay" del divismo! (un motore dell'Europa che oggi invece alimenta il successo di Easyjet o altre linee aeree <span style="font-style: italic;">low cost</span>che favorisce i fidanzamenti tra uomini di nazioni diverse).<br /><br />tanto per ricordare, la canzone preferita di Morrissey è "Heart", "Cuore" di Rita Pavone. è la cantante ragazzina si mise col suo manager, fece scandalo ed ha avuto la carriera troncata.<br /><br />insomma abbiamo avuto un cuore che troppi non sanno o non ricordano di avere.Radio Pavlovhttp://www.blogger.com/profile/02457135355488424585noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6362946230170364178.post-8495364551833489142012-01-29T14:31:00.009+00:002012-01-29T14:40:38.938+00:00BARACK SINGS GAGA.straordinario lavoro di baracksdubs, vorrei averlo fatto io. sviluppa e gioca con l'affettuosa affermazione del Presidente degli Stati Uniti: considera leader della causa LGBT XYZ Miss Germanotta, ossia Lady Gaga.<br /><br /><iframe src="http://www.youtube.com/embed/AijEQN6AuRs" allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" width="560"></iframe>Radio Pavlovhttp://www.blogger.com/profile/02457135355488424585noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6362946230170364178.post-89490551001085107202012-01-26T19:40:00.011+00:002012-01-26T20:18:57.713+00:00FASHION BOMBS.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEidxh0xmY0kIL_uCJKK3nLo2dmFEIyzhbTtD6fE0OsUyhgm-n37rlKJ93MmW6hDG1g865sKu4xKqFiDRuqHZBhzwxyh0VlLzZwzTCCLo8GYzchwQWyH811W5Hprdp5CKJZtxTJOTruI/s1600/Elle-France-Black-Fashion-P.jpg"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;width: 320px; height: 248px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEidxh0xmY0kIL_uCJKK3nLo2dmFEIyzhbTtD6fE0OsUyhgm-n37rlKJ93MmW6hDG1g865sKu4xKqFiDRuqHZBhzwxyh0VlLzZwzTCCLo8GYzchwQWyH811W5Hprdp5CKJZtxTJOTruI/s320/Elle-France-Black-Fashion-P.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5702032028711629778" border="0" /></a><br /><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgPMGB0xuN9_EYakcpe3Q7pwclsV07_xrwxrXoxfNClRcJxAIn3ezgw8QwnOrIg3f_g33cR-C2sNlZtCyuiy9ALl_hafg9P_Na8zznOl2QWvXQICfiMrJqyCvOskXEypE__7vwtWJtY/s1600/Immagine+2.png"><img style="float: right; margin: 0pt 0pt 10px 10px; cursor: pointer; width: 211px; height: 339px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgPMGB0xuN9_EYakcpe3Q7pwclsV07_xrwxrXoxfNClRcJxAIn3ezgw8QwnOrIg3f_g33cR-C2sNlZtCyuiy9ALl_hafg9P_Na8zznOl2QWvXQICfiMrJqyCvOskXEypE__7vwtWJtY/s320/Immagine+2.png" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5702031123845389554" border="0" /></a>interessante querelle con sorpresa (per me). leggo che su Elle France è comparso un articolo. diceva, più o meno, che la presenza elegante degli Obama alla Casa Bianca, "autorizzava" e spingeva all'emulazione chic la comunità afroamericana, facendole superare l'obbligo allo streetwear come qualifica d'eleganza. bene,<a href="http://www.elpais.com/articulo/gente/tv/peligro/atribuirle/raza/glamour/elpten/20120126elpepuage_3/Tes"> </a><a href="http://www.elpais.com/articulo/gente/tv/peligro/atribuirle/raza/glamour/elpten/20120126elpepuage_3/Tes">è scoppiato il finimondo: </a>quel che a me sembrava una sottolineatura di cattivo gusto, chic maldestro finito in maleducazione - ma perdonabile - ha mandato fuori dai gangheri molti.<br /><br />per me è stata l'occasione di una lezione di vita, che voglio condividere. il clic è stato quando ho letto su Fashion Bomb Daily il commento tagliente di una giornalista, Claire Sulmers: <span style="font-style: italic;">"ecco cosa succede quando non hai gente di colore in redazione"</span>.<br />elegantissimo come un colpo di spazzola, come un magico scatto con la testa di Raffaella Carrà negli anni '70. <a href="http://fashionbombdaily.com/2012/01/23/elle-france-causes-an-uproar-with-article-on-black-fashion-power/"><span style="font-style: italic;">"Dear Magazines: This is what happens when there are no black people on staff. It’s really crazy to think this woman believed black people, particularly African Americans, didn’t start ‘dressing up’ until </span><strong style="font-style: italic;">Michelle Obama</strong><span style="font-style: italic;">. This poor journalist clearly didn’t do any research at all; didn’t see the impact of the</span><strong style="font-style: italic;"> Supremes</strong><span style="font-style: italic;"> and </span><strong style="font-style: italic;">Diana Ross</strong><span style="font-style: italic;"> in the 50′s, 60′s, and 70′s (...). We are not one monolithic group to be written about like zoo animals."</span></a><br /><br />Claire mi ha fatto sentire un <span style="font-style: italic;">lumbard</span> provinciale, uno sprovveduto. E mi ha confermato la potenza d'intelligenza delle donne. ho scoperto poi -celebrazione su celebrazione- <a href="http://www.clairesulmers.com/bio.html">che tipo è la Claire</a>, che sfoggia una<span style="font-style: italic;"> B.A. magna cum laude with highest honors in Romance Languages and Literatures and African-American studies from Harvard University.</span><br />uomo avvisato mezzo salvato. e grazie, Claire.<br style="font-style: italic;"><br />Elle ha rimosso l'articolo dal web. Oups.<br /><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiIS4uTZYKPgxeAiUoNxtpIDOpxiWNjVsbU3O1fH8IfmReNUvyT9Mk5W58EU0-wCJDFvkCGEMtTG9hq5fsLC2asE8imMFao4JLUoAw7JtOH8uyVei7y8sDF42mPwFlVdOIXWGGdMNrb/s1600/Immagine+1.png"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 400px; height: 353px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiIS4uTZYKPgxeAiUoNxtpIDOpxiWNjVsbU3O1fH8IfmReNUvyT9Mk5W58EU0-wCJDFvkCGEMtTG9hq5fsLC2asE8imMFao4JLUoAw7JtOH8uyVei7y8sDF42mPwFlVdOIXWGGdMNrb/s400/Immagine+1.png" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5702030482102542882" border="0" /></a>Radio Pavlovhttp://www.blogger.com/profile/02457135355488424585noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6362946230170364178.post-56384638351991894202012-01-06T17:13:00.008+00:002012-01-06T18:06:22.016+00:00MEET THE ROSES.<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgaXTzzaB05wKm2BUJg5XBXLAA0oUWTpBQtcRPkq1BGP7cCEe6jal6laS8tfRf24_U6BnbAdkf_mu_fvx6HbuMVvi3WPE-vi5riREMx2arWYhpVfuFC68SvW1Gr0Ms8vFVOgMY9svOd/s1600/le+rose.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 349px; height: 239px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgaXTzzaB05wKm2BUJg5XBXLAA0oUWTpBQtcRPkq1BGP7cCEe6jal6laS8tfRf24_U6BnbAdkf_mu_fvx6HbuMVvi3WPE-vi5riREMx2arWYhpVfuFC68SvW1Gr0Ms8vFVOgMY9svOd/s400/le+rose.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5694580034894834050" border="0" /></a>voglio raccontare una storia piccola, qualcosa che è successo e continua a farmi pensare.<br /><br />giovedì 5 gennaio sera, ore 19 circa. Milano. freddo vero, aspetto il tram 14 alla fermata di piazzale Resistenza Partigiana. è l'ultima sera di lavoro, il rientro a casa dal lavoro prima del grande ponte dell'Epifania. si avvicina una ragazzo giovane (sotto i 30, poteva essere indiano o pachistano) che vende le rose. naturalmente non mi servono rose, ed ero anche impegnato a mettere a posto il mio iPhone. però lo guardo negli occhi e sorrido. penso anche sia bello. non è il mio tipo o che... ma colpisce. per il suo gruppo etnico (corporatura minuta e piccolo di statura) è molto bello, dignitoso, persino stiloso nella sua educazione.<br /><br />non so come attacca discorso e mi dice molto naturalmente, come fossi un amico e stesse confermandomelo, che è del Bangla Desh. siccome non posso troncare lì (sta parlandomi) e non distolgo l'attenzione, tenta di vendermi la rosa. dice senza patetismo, in tono molto neutro <span style="font-style: italic;">"eh, ho bisogno anch'io di mangiare il pane. prendine una. per la tua ragazza. ragazza."</span> e per vincere la mia indifferenza (avevo una faccia tipo "boh"), continua gentile <span style="font-style: italic;">"non hai una ragazza?"</span>.<br />ci penso su un attimo, mi rendo conto che questa è un'occasione di vero incontro (sguardo negli occhi = interesse reciproco) tra persone con 2 storie e vite diversissime. dice bene Antonella, la mia Dottoressa, non serve integrazione ma interazione.<br />rispondo con altrettanto tono neutro, come se niente fosse e come se lui fosse mio amico "no ragazza. ragazzo" (dunque la rosa non mi serve). lui riflette un attimo dondolando la testa come fanno le persone di quell'area geografica per esprimere un "sto ragionando" (tipo Peter Sellers in Hollywood Party, per intenderci). mi guarda e io ripeto <span style="font-style: italic;">"no ragazza, ragazzo"</span>. lui capisce che il romanticismo non è il punto <span style="font-style: italic;">"ah, ragazzo"</span>. e d'un colpo <span style="font-style: italic;">"ma... sei gay?"</span>. io sorridendo <span style="font-style: italic;">"sì"</span>. pausa. scuote la testa e senza moralismo commenta scuotendo la testa "<span style="font-style: italic;">ma come mai a Milano così tanti gay?"</span>. io, l'ingenuo <span style="font-style: italic;">"tanti?"</span>. <span style="font-style: italic;">"sì, siete tanti. anche in Bangla Desh, ma qui di più. anche mia sorella...</span> (e non capisco bene cosa dice) <span style="font-style: italic;">...è un problema. siete tutti gay."</span><br />a questo punto si ferma, guarda il mazzo di rose rose nelle sue mani. educato e deciso ne sceglie, una dopo l'altra, 3 (ha deciso lui il numero). mi guarda e dice <span style="font-style: italic;">"sono le migliori. queste gliele porti, ma mi dai qualcosa perché anche io devo mangiare il pane. e decidi tu quanto"</span>. prendo 5 euro, gli chiedo se il prezzo è giusto, mi fa segno di sì. se ne va, io salgo sul 14 pieno come un uovo.<br /><br />eccole qui, le rose arrivate a casa. troneggiano in cucina nella loro semplicità.<br />e a guardarle, sembra che ridano di salute.<br />naturalmente a Claudio sono piaciute tantissimo e spero durino a lungo.<br /><br />le rose sono il frutto dell'amore, della voglia di capirsi attraverso l'amore (come cantavano i Communards <span style="font-style: italic;">"there's more to love than boy meets girl"</span>).Radio Pavlovhttp://www.blogger.com/profile/02457135355488424585noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6362946230170364178.post-83004139813305232782012-01-04T21:43:00.008+00:002012-01-05T11:47:55.703+00:00NON C'È STATO ALCUN TIPO DI FESTEGGIAMENTO PRESSO PALAZZO CHIGI.Sono senza parole, e non serve aggiungerne. Mi sembra di leggere un romanzo senza senso, per dare un senso bisogna pensare a un mix tra Buñuel e Alan Bennett. Una guerra tra lombardi, ma su cosa? Certo prendiamo nota di 2 stili di vita e 2 personaggi molto diversi. Né risolve la situazione il discreto umorismo del Professor Monti. Cos'è l'Italia? Riporto com'è l'articolo de <a href="http://www.repubblica.it/politica/2012/01/04/news/festa_di_capodanno_a_palazzo_chigi_calderoli_chiede_le_dimissioni_di_monti-27599762/">La Repubblica.</a><br /><br /><img src="http://www.repubblica.it/images/2012/01/04/183625891-da086183-fb65-4c6d-aeb5-e4e4ad7fef0c.jpg" alt="Calderoli: "Festa a Palazzo Chigi? Lasci" E Monti risponde: "Una cena, a spese mie"" title="Calderoli: "Festa a Palazzo Chigi? Lasci" E Monti risponde: "Una cena, a spese mie"" height="194" width="300" /> <span><br /><span style="font-style: italic;">Il senatore leghista, Roberto Calderoli (ansa)</span></span><br /><br /><strong>ROMA</strong> - E' un attacco a tutto campo quello del Carroccio al governo Monti. L'ultima bordata arriva dall'ex ministro leghista, Roberto Calderoli. E riguarda voci di un presunto party a palazzo Chigi per la fine dell'anno: "Se corrispondesse al vero la notizia secondo cui la notte del 31 dicembre si sono tenuti festeggiamenti di natura privata per il nuovo anno a Palazzo Chigi - dice in un'interrogazione scritta al presidente del Consiglio - Monti dovrebbe rassegnare immediatamente le dimissioni e chiedere scusa al paese e ai cittadini". L'esponente leghista domanda informazioni su "chi ha sostenuto gli oneri diretti e indiretti della serata". E pone un'altra serie di domande: "Se la festa avesse le caratteristiche di manifestazione istituzionale o di natura privata; quanti fossero gli invitati alla festa e a che titolo vi abbiano partecipato; se l'iniziativa sia stata effettivamente disposta dal presidente; se tra gli invitati figurassero anche le persone care al presidente; chi abbia sostenuto gli oneri, con particolare riferimento alla sicurezza e agli straordinari del personale addetto, e se gli stessi sono stati già corrisposti". L'interrogazione si conclude con un finale al veleno. Il senatore del Carroccio domanda "se non si ritiene inopportuno e offensivo verso i cittadini organizzare, in un momento di crisi come l'attuale, una festa utilizzando strutture e personale pubblici".<br /><br />La risposta di Palazzo Chigi arriva con una nota, ed è molto dettagliata. "Non c'è stato alcun tipo di festeggiamento presso Palazzo Chigi, ma <span style="font-weight: bold;">si è tenuta presso l'appartamento, residenza di servizio del presidente del Consiglio, una semplice cena di natura privata, dalle ore 20 del 31 dicembre 2011 alle ore 00.15 del 1 gennaio 2012, alla quale hanno partecipato: Mario Monti e la moglie, a titolo di residenti pro tempore nell'appartamento suddetto, nonchè quali invitati la figlia e il figlio, con i rispettivi coniugi, una sorella della signora Monti con il coniuge, quattro bambini, nipoti dei coniugi Monti, di età compresa tra un anno e mezzo e i sei anni. Tutti gli invitati alla cena, che hanno trascorso a Roma il periodo dal 27 dicembre al 2 gennaio, risiedevano all'Hotel Nazionale, ovviamente a loro spese. Gli oneri della serata sono stati sostenuti personalmente da Mario Monti, che, come l'interrogante ricorderà, ha rinunciato alle remunerazioni previste per le posizioni di presidente del Consiglio e di ministro dell'Economia e delle finanze". "Gli acquisti - prosegue la nota di Palazzo Chigi- sono stati effettuati dalla signora Monti a proprie spese presso alcuni negozi siti in Piazza Santa Emerenziana (tortellini e dolce) e in via Cola di Rienzo (cotechino e lenticchie). La cena è stata preparata e servita in tavola dalla signora Monti".</span><br /><br />Ancora Palazzo Chigi: "Non vi è perciò stato alcun onere diretto o indiretto per spese di personale. Il presidente Monti non si sente tuttavia di escludere che, in relazione al numero relativamente elevato degli invitati (10 ospiti), possano esservi stati per l'Amministrazione di Palazzo Chigi oneri lievemente superiori a quelli abituali per quanto riguarda il consumo di energia elettrica, gas e acqua corrente. Nel dare risposta al senatore Calderoli, il presidente Monti esprime la propria gratitudine per la richiesta di chiarimenti, poichè anche a suo parere sarebbe 'inopportuno e offensivo verso i cittadini organizzare una festa utilizzando strutture e personale pubblici'. Come risulta dalle circostanze di fatto sopra indicate, non si è trattato di 'una festa' organizzata 'utilizzando strutture e personale pubblici'. <span style="font-weight: bold;">D'altronde il presidente Monti evita accuratamente di utilizzare mezzi dello Stato se non per ragioni strettamente legate all'esercizio delle sue funzioni, quali gli incontri con rappresentanti istituzionali o con membri di governo stranieri. Pertanto, il presidente, per </span><a href="http://www.repubblica.it/politica/2012/01/04/news/festa_di_capodanno_a_palazzo_chigi_calderoli_chiede_le_dimissioni_di_monti-27599762/#" style="text-decoration: underline; font-weight: bold;" id="_GPLITA_0" title="Powered by Text-Enhance">raggiungere</a><span style="font-weight: bold;"> il proprio domicilio a Milano, utilizza il treno, a meno che non siano previsti la partenza o l'arrivo a Milano da un viaggio ufficiale".</span><br /><br />Poco dopo arriva la controrisposta di Calderoli: "Come si dice in questi casi, la toppa è peggio del buco. La nota scritta diramata da Mario Monti rispetto alla mia interrogazione scritta su quanto avvenuto a Palazzo Chigi a fine anno conferma pienamente che c'è stata una festa privata, testimoniata dall'ampia partecipazione dei suoi parenti e congiunti e, indipendentemente dal lavoro che sarebbe stato svolto dalla signora Monti in cucina e nel servizio ai tavoli, ma verificheremo che non ci fossero davvero dei cuochi o dei camerieri, chiediamo al presidente Monti se sia al corrente di quanto costa tenere aperto Palazzo Chigi, con tutto il personale conseguente, incluso quello relativo alla sicurezza".<div><br /></div><div><br /></div><div><br /></div><div>Punto, a capo.</div><div>Perché esiste, come viene al mondo, da dove viene e come può diventare Senatore gente come Roberto Calderoli?</div><div><br /></div><div><br /></div><div>.</div>Radio Pavlovhttp://www.blogger.com/profile/02457135355488424585noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-6362946230170364178.post-33172569668099142202011-12-24T20:00:00.023+00:002011-12-24T21:41:46.482+00:00UN ALTRO NATALE.bello quest'anno il Natale: anche se ci frega giorni di ferie, ridimensiona la festa a quel che è: una bolgia consumista (per giunta quest'anno depressa) + il risveglio di una generica e diffusa bontà generale (effetto collaterale della <span style="font-style: italic;">shopping therapy</span>) + il senso di appuntamento spirituale per chi crede al figlio di un Dio incarnatosi in Palestina 2012 anni fa (e tra l'altro non è giusta né la data né l'anno!, le spostarono per farle coincidere con le feste di dei pagani precedenti). comunque sia, per le 3 esigenze citate basta e avanza una domenica con la iunta del lunedì di Santo Stefano. martedì si lavora o -se hai ferie maturate- ti prendi un po' di vacanza.<br /><br />quest'anno sarà anche meno forte il senso di straniamento per tutte le coppie e famiglie "anomale" soprattutto qui, nelle paludi non bonificate del Vaticano. 362 giorni per guadagnarsi uno spazio, un ritmo e un equilibrio nell'indifferenza generale, poi arriva la tortura della messinscena natalizia. come una polaroid sbiadita, una felicità fittizia e obbligatoria.<br />è stato il mio incubo per anni e ne avevo conferma leggendo qualche giorno fa <a href="http://www.minorites.org/index.php/2-la-revue.html">Minorités, il blog di Didier Lestrade</a>, giornalista tagliente di Tetu versione 1.0<br /><br />insomma, se gli omosessuali (come anche le amanti/donne etero in situazioni tipo "Buonasera Dottore" di Claudia Mori) o tutti quelli che vivono un amore "differente" odiano il Natale, quest'anno quasi non se ne accorgeranno.<br /><br />poi ho pensato a tutti i non cristiani che vivono qui in Occidente, tipo le ragazze che lavorano nei centri massaggio cinese o i ragazzi arabi che fanno lavori pesanti nei macelli. anche per loro sarà meglio vivere un po' meno quella falsità stonata che chiamiamo Natale. o no?<br />e per concludere mi dico: che gliene fregherà del Natale in Corea del Nord dove stanno piangendo la recente morte del loro "caro Leader", quello il cui compleanno era festa nazionale (tipo Natale)?<br /><br /><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgWh0qbGanF-o59TvWUJSsds9hBIQl2QMrUHNKC66LOuLCDFVVYLGCEptrNBeaRjX0FOz97yNStzwvxanukjTCg_SA9JluxYzKFxEDwUsHIgeM9j-eo6MnNd5UY3A9uEV1Bz9U4zjvX/s1600/l%2527erede.jpg"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;width: 299px; height: 168px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgWh0qbGanF-o59TvWUJSsds9hBIQl2QMrUHNKC66LOuLCDFVVYLGCEptrNBeaRjX0FOz97yNStzwvxanukjTCg_SA9JluxYzKFxEDwUsHIgeM9j-eo6MnNd5UY3A9uEV1Bz9U4zjvX/s400/l%2527erede.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5689806882180550194" border="0" /></a>finché stasera, mentre leggevo di fatti, auguri o scherzi di Natale, trovo una notizia: <em>Kim Jong</em>-un (eccolo qui), <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgcffoUxBNUnNNq9s0A_AY_ZmOqdP9n7SE5Zebf3Ag85ceq-WwjZNv5ozum3A8J4RpFPd4r9ZPvlNQ-wHvtsAujuzGqanF_05q3lejG9iCY7pnZ5E2CM049yh2htAZRmYQthu5I0nGn/s1600/un.jpg"><img style="float:right; margin:0 0 10px 10px;cursor:pointer; cursor:hand;width: 171px; height: 200px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgcffoUxBNUnNNq9s0A_AY_ZmOqdP9n7SE5Zebf3Ag85ceq-WwjZNv5ozum3A8J4RpFPd4r9ZPvlNQ-wHvtsAujuzGqanF_05q3lejG9iCY7pnZ5E2CM049yh2htAZRmYQthu5I0nGn/s200/un.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5689810276498953906" border="0" /></a>figlio minore del dittatore coreano<em></em> <em>Kim Jong-il</em> <em></em><em></em>è stato designato<em> </em>"grande successore" invece del primogenito <span style="font-style: italic;">Kim Jong-chul</span> perché papà giudicava Chul del tutto inadatto, "una femminuccia" (lo ha rivelato il cuoco <span style="font-style: italic;">sushi</span> preferito del dittatore, un giapponese chiacchierone che ha rotto il muro di veti, riserbo e ipocrisia)<em>.</em><br /><br />e nella ridda di voci che come un vespaio impazzito anima il non-Natale dei coreani del nord salta fuori la conferma!, nonostante di figli e mogli/amanti del dittatore da sempre <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Kim_Jong-il#Vita_privata">si sappia poco e visto ancora meno</a>.<br /><br /><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhM9QC40E9epv4qHXBYcRl6uuWRVNl9WrdLMt2oDu0zYTWYO3Rc8t8sR9aLsWyqBA8c7TIX561ETv4X3hkHs3YyWo8rQK4GVWT2duEpB7LVcMgPxn_JGl6KbTxNSkAJ-6x2qO9flq50/s1600/kim-jung-il-second-son-kim-jong-chul-picture.jpg.pagespeed.ce.8NpBUPZQwt.jpg"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;width: 320px; height: 249px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhM9QC40E9epv4qHXBYcRl6uuWRVNl9WrdLMt2oDu0zYTWYO3Rc8t8sR9aLsWyqBA8c7TIX561ETv4X3hkHs3YyWo8rQK4GVWT2duEpB7LVcMgPxn_JGl6KbTxNSkAJ-6x2qO9flq50/s320/kim-jung-il-second-son-kim-jong-chul-picture.jpg.pagespeed.ce.8NpBUPZQwt.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5689806399266720098" border="0" /></a>Kim Jong-chul (qui sotto) è stato visto/intercettato il 14 febbraio scorso a Singapore, ad un concerto di Eric Clapton... abbracciato al suo fidanzato!<br />è una proiezione omofoba oppure la coppia esiste davvero, e magari si sono conosciuti via chat? Kim Jong-chul viene dall'unico posto al mondo che forse ha la bomba atomica ma vive fuori dalla monoculture della globalizzazione... e la coppia di parìa miliardari paesani si fa intercettare mentre fa bella vita o cerca divertimento? in un posto così poco alla moda come un concerto dell'ex compagno di Lory Del Santo? è tutto coerente! per me è una prova che i conti coi gay non tornano. e la vendetta gay o il pasticcio saltano fuori a Natale, anche nei posti che il Natale non sanno cos'è!<br /><br />qui sotto, una rara foto di <span style="font-style: italic;">Kim Jong-chul</span> quando il papà sperava ancora in lui.<br /><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg7POu45gQ7LXNUESPYBHvCCwHFSwWFDdHDoBPeYPq0XCl4ty-uibfo-NHfsiyWEsDJ84BSwGA5djLb6Z94GlSRRfvmcEm4qEXIcjntNdN20_gtl2LayFTX_wXjqLjGoT6JtvZdy64M/s1600/Kim+Jong-il+e+chul.jpg"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;width: 323px; height: 219px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg7POu45gQ7LXNUESPYBHvCCwHFSwWFDdHDoBPeYPq0XCl4ty-uibfo-NHfsiyWEsDJ84BSwGA5djLb6Z94GlSRRfvmcEm4qEXIcjntNdN20_gtl2LayFTX_wXjqLjGoT6JtvZdy64M/s400/Kim+Jong-il+e+chul.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5689805916215872290" border="0" /></a>Radio Pavlovhttp://www.blogger.com/profile/02457135355488424585noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6362946230170364178.post-27381033262169144112011-12-19T20:18:00.018+00:002011-12-19T21:46:32.878+00:00STRATEGIE CON I VICINI DI CASA CHE FUNZIONANO.Mi è capitato tante volte negli anni di dover reagire alla musica troppo alta dei vicini di casa. Ecco una cronistoria delle mie risposte, che sono sempre state musicali.<br /><br />Anni '90. La vicina metteva Baglioni, Drupi o altro. Abitavo in un 2 locali che ne valeva uno, circondato dall'appartamento della menzionata signora. Ricordo bene la volta spiegava alla figlia di 5/6 anni nel corridoio, invitandola all'emulazione (essendo esempio lei stessa): "Fa come la mamma..." e cantando a squarciagola: "...Dai, fagli vedere quello che vuol dire... Alzati con la gooonna, che sei una donna!", canzonaccia dell'epoca che non so neanche di chi sia, forse degli Stadio.<br />Immaginavo la scena dietro il muro, incredulo. Ho riflettuto, e mi sono avvicinato al mio impianto hi-fi, di quelli veri con le casse e tutto, che mi ero portato dalla casa dei genitori. Ho considerato quanto potesse bombare in un'appartamento piccolo come il mio. E:<br /><br /><iframe src="http://www.youtube.com/embed/AM8M-HHSbp0" allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" width="420"></iframe>.<br />Sono sempre stato un buono di cuore. E ho comunque rispetto per le giovani generazioni, voglio dare un buon esempio. Alternativo, ma buon esempio.<br />Quando tempo dopo ho incontrato Beatrice, che all'epoca abitava nell'appartamento sopra il mio e quel mattino si era spaventata, mi ha preso per il culo 2 minuti. Poi ha minimizzato il tutto dicendo che in fondo quello sarebbe stato l'unico successo del figlio di Bob Marley e bisognava aiutarlo nei 15 giorni di gloria. Quanta ragione, la mia amica Beatrice.<br /><br />Fine anni '90, cambio di appartamento. Quello del piano di sotto al sabato mattina e sua moglie -con le finestre aperte d'estate e chiuse d'inverno- spaziano in lungo e in largo nell'intero greatest hits dei Pooh e di Renato Zero. Tipo strano. Una notte era venuto su in mutande (quand'ho aperto, aveva gli slip!) e mi aveva suonato alla porta di casa, accompagnato dalla moglie. Si lamentava perché - secondo lui- camminavo con gli zoccoli in casa. Ovvio che non era così perché - come lui vedeva - io ero in pigiama, e infatti gli zoccoli di legno li portava il mio vicino di pianerottolo, un infermiere. Non so se i due poi abbiano parlato e come si siano accordati. Ma diciamo che con il tipo del piano di sotto ho pensato fosse decisamente inutile scendere alla rissa. Forse per combattere Renatino e i suoi sorcini era bene marcare semplicemente il territorio, magari bastava:<br /><br /><iframe src="http://www.youtube.com/embed/VYmaJnRbpUg" allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" width="420"></iframe>.<br /><br />Ma il tempo passava e il sabato è tentatore. I due piccioncini (dotati anch'essi di figli) si saranno dimenticati del fastidio che potevano dare o non gliene fregava niente. E un sabato mattina, mentre il tempo scorreva tranquillo come un risveglio di Biancaneve nella casa dei 7 nani, ho sentito risuonare prepotente "Non restare chiuso qui... Pensierooooo!" dei Pooh... Il volume era degno di un concerto degli Iron Maiden. È stato quasi automatico per me prendere un vinile da collezione (la mia) e commentare:<br /><br /><iframe src="http://www.youtube.com/embed/QMaiYmyNF-E" allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" width="420"></iframe><br /><br />I vetri di casa hanno vibrato, ed era piena estate. Diciamo che è stato una specie di pride personale, un gesto affermativo molto aggressivo. Finalmente ottenni il silenzio al piano di sotto.<br /><br />Tardo 2011, stasera. Gli anni passano, e i fastidi si evolvono. Si porta pazienza, ma non sempre possiamo fare finta di niente.<br />I ragazzi ggiovani, nuovi inquilini dell'appartamento a fianco, hanno messo uno stereo nella stanza a fianco della mia cucina (come dicevo, adesso vivo in un 3 locali) e quando sono ispirati dopo mangiato ascoltano a manetta qualcosa. Passi una sera, ne passino due, ma quando sento un momento di vero impegno ossia uno sgangherato rapper italiano (l'aggettivo "sgangherato" è un vezzeggiativo), ho dovuto pensarci bene. La violenza non serviva a nulla, l'educazione è tutto. Ho dato sfogo all'understatement milanese che mi contraddistingue, tirando su un po' il volume del mio ghetto blaster:<br /><br /><iframe src="http://www.youtube.com/embed/LSx7p5YQacM" allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" width="420"></iframe>.<br /><br />Ho vinto, e conquistato il silenzio, tutte e tre le volte. Io la radio ce l'ho dentro.<br /><br /><br /><br /><br /><br /><br />.Radio Pavlovhttp://www.blogger.com/profile/02457135355488424585noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6362946230170364178.post-56531921115592992502011-12-17T11:44:00.006+00:002011-12-17T12:24:28.833+00:00ORSACCHIOTTO DI CONSOLAZIONE.<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiWPoL2WN5ml3-HvvW-4VwRc2mybR8CveVjpsUy5T4zUEsO4mGTQWaUVOFgtqlbpLbAdEnr11nb1mSaScUdGkjG-GeGvAcriYYlfXcODDVMoa0IfnGDFR05MTwOTDNpdbNCfU-KMCKp/s1600/390668_10150469146759337_794389336_8170169_1058011893_n.jpg"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;width: 320px; height: 320px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiWPoL2WN5ml3-HvvW-4VwRc2mybR8CveVjpsUy5T4zUEsO4mGTQWaUVOFgtqlbpLbAdEnr11nb1mSaScUdGkjG-GeGvAcriYYlfXcODDVMoa0IfnGDFR05MTwOTDNpdbNCfU-KMCKp/s400/390668_10150469146759337_794389336_8170169_1058011893_n.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5687062107063292370" border="0" /></a>16 dicembre 2012. sciopero dei mezzi pubblici, città da 24 ore in tilt, tutti prendono l'auto. dovrebbero bloccare il traffico le prossime 10mila domeniche per rimediare i danni.<br />ore 21,30: ingorgo ed auto a passo d'uomo, coda da Parco Ravizza fino a piazzale Lodi (e oltre?). desistiamo, non andremo alla cena a casa di amici dove saremmo comunque arrivati in ritardo estremo.<span style="font-weight: bold;"><br /></span>vediamo povera gente spingere per salire su uno dei pochi filobus della linea 90/91 in servizio sulla circonvallazione esterna. disagio estremo. facce sofferenti a bordo, carne in scatola. a cosa serve lo sciopero nel settore pubblico se non a danneggiare la collettività e quelli più poveri e sfigati, penso io. in auto.<span class="messageBody" ft="{"type":3}"><span class="text_exposed_show"><span style="font-weight: bold;"><br /><br /></span>andiamo al ristorante giappocinese: arriviamo, e siamo al massimo 8 clienti. mangiamo. Claudio che era furibondo si è calmato almeno un po'. ci sono anche qui decorazioni natalizie, tipo questa. forse quella dell'ingorgo che tutti causiamo perché pensiamo di non poter far altro o di perderci qualcosa in attesa di un NO FUTURE è metafora perfetta di quest'ansia/angoscia/empasse storica che stiamo vivendo dove la fine e l'inizio sono uguali, il danneggiatore si fa passare per vittima e fa pagare il prezzo di tutto ai più deboli. è stato bruciato un campo nomadi a Torino perché una 16enne figlia di cristiani invasati ha provato il cazzo ma poi s'è inventata uno stupro ad opera degli zingari e ha chiesto scusa ma <a href="http://www.giornalettismo.com/archives/178281/parla-la-ragazza-che-si-e-inventata-lo-stupro-dei-rom/">non è pentita perchè</a> "</span></span>Quando sono uscita dal garage (dove aveva fatto l'amore col fidanzato, di tre anni più grande) e ho incontrato mio fratello c’erano due ragazzi del campo nomadi in lontananza che scappavano. Io li ho visti, anche lui li ha visti, una parte della mia bugia è nata così<span class="messageBody" ft="{"type":3}"><span class="text_exposed_show">". a Firenze un ragioniere nazista ha fatto il tiro a segno su esseri umani e li uccide perché hanno il colore della pelle diverso dal suo. non puoi essere cittadino italiano anche se sei nato qui, se dal giorno della nascita al compimento del 18° anno sei stato anche un solo giorno fuori dai confini della vecchia Italia (tipo Candy, la figlia dei ristoratori che è andata a trovare la nonna a Shangai).<br />non c'è più neanche un Malcolm McLaren che noleggia un battello per far cantare NO FUTURE sul Tamigi ai Sex Pistols. puoi solo difendere il tuo diritto a prendere l'auto, avere un iPad o almeno uno smartphone. orsacchiotto di consolazione.<br /><br /><br /></span></span>Radio Pavlovhttp://www.blogger.com/profile/02457135355488424585noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6362946230170364178.post-67659038521936047792011-12-16T01:01:00.003+00:002011-12-16T01:17:20.614+00:00USCIRE DAL TUNNEL.<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjhgUeq6tHSNiKu3Ui7VVLoqAXa7RVrwQrZEAVbGVxBwgwJm7UGkx8tkcdXkH7mB_UoGlzfHrfcMviw4U5EmnwS3EaBCNHtl7IcqaZ0zeVZ6cw1Sy_Dxgdc14P4A8jcAH36FFJDSoDr/s1600/foto.PNG"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;width: 267px; height: 400px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjhgUeq6tHSNiKu3Ui7VVLoqAXa7RVrwQrZEAVbGVxBwgwJm7UGkx8tkcdXkH7mB_UoGlzfHrfcMviw4U5EmnwS3EaBCNHtl7IcqaZ0zeVZ6cw1Sy_Dxgdc14P4A8jcAH36FFJDSoDr/s400/foto.PNG" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5686527988722792178" border="0" /></a>vado alla discoteca tunnel. l'orario dice 22,30 ma iniziano alla 1 meno 20. pazienza, nel frattempo mettono dischi con un buon audio. col passare del tempo non succede niente a parte la musica e il mio umore comincia a cambiare. trovo tutto poco interessante e anche un filo patetico. una sensazione di fuori tempo massimo tutti quei drink con la cannuccia nera, quella voglia di esibire un'allegria che non c'è. tutto già sentito e già sentito anche se remixato. stile ce n'è poco, come se non servisse. il dj è impersonale ma anche se fosse un esempio di originalità è tutto uguale, tutto ok. penso che forse sono vecchio io ed è il loro momento, comunque che barba. inconsistenza, prevedibilità, capacità di accettare passivamente qualsiasi cosa venga dal palco. è come vedere i danni dell'aids e dei suoi nipoti sull'allegria.<br />parte l'ultima canzone prima delle superstar disco del momento (i canadesi Azari & III): è un pezzo dei Simply Red, già patetico 20 anni fa. arriva un tecnico del suono dei divi e fa il bullo col mixer: spana l'audio potenziandolo a vanvera. finalmente escono gli artisti e mi paiono 2 poveretti che possono essere giudicati cantanti solo grazie allipocrisia del politically correct. per giudicare con calma dopo la prima canzone mi avvicino all'uscita: tanto per lo spettacolo di queste due, mi basta l'audio. che è pessimo.<br />noto però che anche molti gggiovani già escono a fumare o altro come non fosse mai neanche valsa la pena di entrare o come se tutto fosse uguale, andare o venire. sembra un mondo di avanzi: musicali, di soldi che forse lasceranno mà e pà, di cultura. come sogni smozzicati. e avanzi un altro.Radio Pavlovhttp://www.blogger.com/profile/02457135355488424585noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6362946230170364178.post-33233914601413717402011-10-16T00:02:00.017+01:002011-10-16T10:15:31.278+01:00THIS MUST BE THE PLACE. WHICH ONE? (RIPETO: QUALE?)<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhg5NwRK4tBhGTlk3IlKteYmvei6uOXC8EQKR4UN3sDwPsAkLhihIQHVYUKzbkDbk5IjQSxqZbahl9U7h0o2ptpSKhRBYTvNoyv6Cb2_D6Gh1DG0vDDhw0ZLevEmyt3JAOXcExIl_Z4/s1600/foto+3.JPG"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;width: 240px; height: 320px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhg5NwRK4tBhGTlk3IlKteYmvei6uOXC8EQKR4UN3sDwPsAkLhihIQHVYUKzbkDbk5IjQSxqZbahl9U7h0o2ptpSKhRBYTvNoyv6Cb2_D6Gh1DG0vDDhw0ZLevEmyt3JAOXcExIl_Z4/s320/foto+3.JPG" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5663864039143093538" border="0" /></a>non so come si possano fare film così brutti.<br />sono andato a vedere l'opera ultima e acclamata di Paolo Sorrentino senza leggere niente (critiche positive o negative), entusiasta semplicemente del trucco di Sean Penn. un'icona assoluta. e avrei perdonato molto, se avesse avuto dei difetti. ma qui non c'era niente da perdonare.<br /><br />un cast incredibile (Frances McCormand prima di tutti) con una recitazione straordinaria (anche se forzata e grottesca) riempiva una serie di inquadrature da cartolina, perfette, che avrebbero fatto il successo di qualsiasi spot o videoclip.<br />ma "this must be the place" era un lungometraggio che non stava in piedi, che non sapeva dove andare e pescava in argomenti più grandi di lui (l'Olocausto!!!) per cercare una trama ad effetto che non si rivelava neanche patetica: semplicemente noiosa. di quella noia che (visti i soldi utilizzati) ti fanno pensare di essere fuori luogo tu finché non senti sbuffare qualcuno al tuo fianco. e ringrazi che l'impazienza del vicino copra un doppiaggio insolente e pedante, che rende insopportabile quel che è già patetico.<br />"this must be the place" è un film di pretese fatto da chi non sa bene cosa dire nella speranza <span style="font-style: italic;">double-bind </span>che chi lo vede abbia paura di sbadigliare o di criticare perché è un film "<span style="font-style: italic;">intello</span>", <span style="font-style: italic;">cool </span>o "<span style="font-style: italic;">alternativo</span>" (capirai, co-prodotto dalla Medusa, ossia Berlusconi).<br /><br />e quella citazione da un lato pedestre e dall'altro stravolta di Robert Smith dei Cure cosa c'entra? come le fragole con lo zampone.<br />la dimensione e la vita di una rockstar appassita e in declino (tema molto bello) diventano l'insensata raccolta riciclata di conformismo e luoghi comuni. neanche un sorriso fa capire come mai a 60 anni uno si trucca ancora come Bette Davis. mah. e Robert Smith trasformato in ebreo? doppio mah.<br />morale: se stai a casa tua, una volta nella vita riesci a fare un film come "Il Divo", poi vai in America e fai una cacchiata imbarazzante. this must be the sense.<br /><br /><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiBKf1MsK6Bz6NztJBEUvXA3D6CmzjU0CY4YIf3hZMjdOOh4c8pytROIsRqG9otd2gyzhuUWvp73qkCmAYAkdQcZQkpufVenBPiI3f2uiABznwjTKt0f-yyaobZGkiIW7cfXSwYPA48/s1600/foto+2.JPG"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;width: 200px; height: 200px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiBKf1MsK6Bz6NztJBEUvXA3D6CmzjU0CY4YIf3hZMjdOOh4c8pytROIsRqG9otd2gyzhuUWvp73qkCmAYAkdQcZQkpufVenBPiI3f2uiABznwjTKt0f-yyaobZGkiIW7cfXSwYPA48/s200/foto+2.JPG" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5663864927678517810" border="0" /></a>fuori dal cinema, gli elementi di vita comune lungo il percorso, dalla pubblicità di una banca al graffito sotto casa, alle insegne del un salone di massaggio cinese mi apparivano come conferme bellissime e felici di un ritorno alla realtà.<br />è vero: io odio i brutti film, tanto quanto amo vedere il cinema su grande schermo.<br />odio i brutti film perché siccome il cinema è un posto dove qualcun altro ti propone di condividere alla grande i suoi sogni e le sue visioni, un brütto film è tempo rubato al sonno, alla lettura di un buon libro, a un "mi piace" qualsiasi nel profilo facebook di un'amica o di un amico.<br /><br /><br /><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjnSrzV7fcSWgPMunH-yEJ2UZtfGTu9Yvyt27B5QXXRUvWZ2R7UjhdycVrvP4lEaq1BxamMk_fDx9n9pF10pkCZI-cVvbP2446oOnf3j5pEMmRxBAyntiraM2qU2IfigdRcuzOwATko/s1600/foto+4.JPG"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;width: 200px; height: 150px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjnSrzV7fcSWgPMunH-yEJ2UZtfGTu9Yvyt27B5QXXRUvWZ2R7UjhdycVrvP4lEaq1BxamMk_fDx9n9pF10pkCZI-cVvbP2446oOnf3j5pEMmRxBAyntiraM2qU2IfigdRcuzOwATko/s200/foto+4.JPG" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5663865010389760578" border="0" /></a>e ho pensato "this must be the place" quando ho varcato la soglia di casa mia.Radio Pavlovhttp://www.blogger.com/profile/02457135355488424585noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-6362946230170364178.post-60852671867358857182011-09-30T10:42:00.012+01:002011-09-30T12:42:34.480+01:00MEDIOCRITÀ AUREA.<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhxauAn1Zmc11PxOkMqF8ogDiFS2rP616_zwxhd2UVKfszqVMANGfcbxfPs5CjQEukSXFY0fsVkebDUvnbqkW2T4JsItcrhr96jWdC5ELinZzjdjd9dvJ7IGVr9iXbE2U6D8gAqAKVP/s1600/Immagine+1.png"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;width: 239px; height: 315px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhxauAn1Zmc11PxOkMqF8ogDiFS2rP616_zwxhd2UVKfszqVMANGfcbxfPs5CjQEukSXFY0fsVkebDUvnbqkW2T4JsItcrhr96jWdC5ELinZzjdjd9dvJ7IGVr9iXbE2U6D8gAqAKVP/s320/Immagine+1.png" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5658085891296520018" border="0" /></a>pubblico con qualche piccolissima modifica, <a href="http://gameradas.blogspot.com/2011/09/enmediocres.html">un post che ho letto </a>e mi ha molto colpito. è di Fernando Gamero, autore spagnolo per la TV di qualità. mi permette di regolare i conti con un modo di dire (e di autogiustificarsi) che odio da sempre: l'<a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Aurea_mediocritas">aurea mediocrità</a>. malamente tradotto in italiano, trasforma Orazio in uno strazio.<br /><br />*** In ogni ufficio c'è una persona che nessuno capisce perché "è lì". Di solito mostra la sua inettitudine dal primo minuto, eppure resta lì. E tutti si chiedono com'è arrivato/a o, peggio ancora, chi ce lo ha messo/a. Ma bisogna stare molto attenti, perché questi personaggi sono molto pericolosi. Tutte le capacità che non usano per il lavoro, le mettono in moto per destreggiarsi tra i capi. Sono come rettili dal comportamento sibillino e quando si rendono conto che la loro incompetenza diventa evidente, aggrediscono, mordono, avvelenano. E in questo sono veri maestri. Non hanno idea di che lavoro dovrebbero fare ma sviluppano altre funzionalità, dall'adulazione più sfacciata alla ricerca della protezione più vantaggiosa. Tutto quel che non hanno in talento professionale ce l'hanno per infilarsi in tasca l'appoggio di chi fa loro comodo. E ci riescono. Se hai vicino uno di questi personaggi, attenzione. Che non si accorga che tu hai scoperto la mediocrità assoluta: agirà come un animale che si sente con le spalle al muro e attaccherà. Tenterà di convincere i capi ad eliminarti perché da quel momento tu sei diventato una seria minaccia. Sapere più di lui o vedere le cose più chiaro di lui può essere la tua tomba professionale. Certo, sarebbe giusto l'esatto contrario. Ci si aspetterebbe di trovare in ogni posto gente che sa fare il proprio lavoro. E ci si aspetterebbe che i leader (cos'è altrimenti il comando?) sapessero valutare tutto questo. Ma è chiaro che non funziona così. Anzi, conosco sempre più persone che si lamentano dell'esatto contrario. Raccontano di quanti mediocri lavorano al loro fianco. O di quanti capi non sanno quello che vogliono e si circondano di persone assolutamente incapaci. Incapaci che si aggrappano alla sedia. Sento anche molte persone non riescono a trovare lavoro. E' gente valida, molto competente, di talento, in quella cazzo di strada da tanto, tanto tempo. Ma quale capo potrebbe mai apprezzare il loro talento, se è il primo a non averne? Dio li fa e loro si accoppiano. Anzi sembra che i tempi di crisi vadano a beneficio di questa serie infinita B.<br />OK, sto facendo un po' Norma Rae (atteggiamento sindacalista, NdR), ma ho piene le palle di vedere tanta gente di talento sopravvivere come può, e tanti mediocri scroccare la zuppa degli altri. ***<br /><br />la foto che Fernando mette è di Mariano Rajoy, un uomo politico davvero peculiare. non avendocela mai fatta a risultare credibile in alcunché, rischia di cogliere oggi i frutti del disastro Zapatero e diventare futuro Presidente del Governo Spagnolo.<br /><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhWwtA1wTweW_7wiFtRE6atz8rgTM8-ZIQ9wGBtMmIHJZwa8UjxaLOm2coYMNp3Jz1bS5Z5O44BpDmU5gh2oMZfnEtP2koVLRuLVxFr4EF1vGgiG8ANDiEznzUMMLwzjnb4UCaUrWus/s1600/mariano-rajoy-santiago-apo%25CC%2581stol.jpg"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;width: 274px; height: 320px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhWwtA1wTweW_7wiFtRE6atz8rgTM8-ZIQ9wGBtMmIHJZwa8UjxaLOm2coYMNp3Jz1bS5Z5O44BpDmU5gh2oMZfnEtP2koVLRuLVxFr4EF1vGgiG8ANDiEznzUMMLwzjnb4UCaUrWus/s320/mariano-rajoy-santiago-apo%25CC%2581stol.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5658112962947601986" border="0" /></a>il disastro - si noti bene - non è JLR Zapatero, uomo <span style="font-style: italic;">adelantado</span> che paga, oltre alla congiuntura negativa le colpe, ritardi e omissioni non solo suoi ma di papisti, lobbysti, ipocriti, affaristi che, come gli uomini le bionde, preferiscono Rajoy.<br />il favoloso Rajoy viene anche aiutato da un lifting mediatico per apparire moderno e seduttivo (vedi <a href="http://www.rajoy.es/">sito web</a>). e riceverà un <span style="font-style: italic;">assist</span> anche dagli <span style="font-style: italic;">indignados </span>che, arrabbiati giustamente, non voteranno più per i "traditori" Socialisti (mentre quelli di destra e i retrogradi non dimenticano mai di andare a votare). oltretutto la legge elettorale spagnola punisce le formazioni nazionali più piccole per avvantaggiare i partiti nazionali (e quelli forti nelle singole regioni autonome). e tutto a Madrid si ricompatta intorno ai 2 grandi blocchi manichei destra/sinistra.<br />tanti auguri, España mia, España in fiore.<br /><br /><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg3ZlEQnPdTPQujdxf1LlBcpdHsHSaj38Xosk-CHpgCsSa_q_u3DN8jne_TpEUrs8fEHvasUSxZBGI09WysBkD_cHAYgSjNfMwzEhp-FChFn4b5YLAsgn-EyLOrw8jiy_Cb8ra77HcH/s1600/enano.jpg"><img style="float:right; margin:0 0 10px 10px;cursor:pointer; cursor:hand;width: 257px; height: 320px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg3ZlEQnPdTPQujdxf1LlBcpdHsHSaj38Xosk-CHpgCsSa_q_u3DN8jne_TpEUrs8fEHvasUSxZBGI09WysBkD_cHAYgSjNfMwzEhp-FChFn4b5YLAsgn-EyLOrw8jiy_Cb8ra77HcH/s320/enano.jpg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5658111404261352450" border="0" /></a>e Fernando Gamero è spagnolo, ma la mediocrità che racconta e assurge a valore è un fenomeno universale. e per la mediocrità la TV può fare miracoli: macchè P2 o Mafia, il vero Colpo Grosso per Silvio Berlusconi è stata la mediocrizzazione telecomandata del Paese, con feste paesane e cucina di paese imbalsamate su Rete4 da Davide Mengacci e Rosalinda Celentano. abbassare il minimo comun denominore!, senza paura!, e intorno mettiamo programmi per tutti i gusti! diamo anche un po' di soldi ai comunisti dello Zelig!<br /><br />tra poco tempo adesso tocca agli spagnoli, ma l'Italia non è lontana. anzi, per chi ha visto Silvio Forever non c'è proprio nulla da invidiare ai nostri cugini.<br />siamo noi il miracolo mondiale della mediocrità. e c'è da immaginare un futuro. la mediocrità (ossia l'ottimale moderazione nel gioco al ribasso) continua, mentre uccide l'intelligenza e diventa canone. forza Mariano.Radio Pavlovhttp://www.blogger.com/profile/02457135355488424585noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-6362946230170364178.post-32421125546674854352011-08-27T12:09:00.020+01:002011-08-27T13:10:11.792+01:00BELGRADO, E IL POCO OSCURO OGGETTO DEL DESIDERIO.<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgOd6Nj-vMebyGfv04hX-fhf3f4iAfcu9AjtAdanl8kwvpop_YpIY7HPQT50_YAxEXV3n8fWk8me5pRroM3llDx3I9c3ZdpTe88jGsgLIYJTJPzOcj4JY_frOiUYfehw9rDFW3-THmK/s1600/Immagine+3.png"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;width: 214px; height: 320px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgOd6Nj-vMebyGfv04hX-fhf3f4iAfcu9AjtAdanl8kwvpop_YpIY7HPQT50_YAxEXV3n8fWk8me5pRroM3llDx3I9c3ZdpTe88jGsgLIYJTJPzOcj4JY_frOiUYfehw9rDFW3-THmK/s320/Immagine+3.png" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5645491609890595650" border="0" /></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgEEYlnN3vplVGluHAAgtjzLu_2l27115zzlnbd7sCNInGr_bq2t1-oETXWRQyg5QHi6SmTmIVyarUVNS7WmS0HF6dhTqRNwuW6WNfm5hAmDBa9WyYobMAjTgz_V2s7ABMHfkUOTuvv/s1600/Immagine+4.png"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;width: 212px; height: 320px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgEEYlnN3vplVGluHAAgtjzLu_2l27115zzlnbd7sCNInGr_bq2t1-oETXWRQyg5QHi6SmTmIVyarUVNS7WmS0HF6dhTqRNwuW6WNfm5hAmDBa9WyYobMAjTgz_V2s7ABMHfkUOTuvv/s320/Immagine+4.png" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5645491778930227346" border="0" /></a>
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<br />la campagna <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_0">pubblicitaria</span> del Comune di Belgrado fa storia.
<br />prima di tutto perché è civiltà VERA: invita a pulire i marciapiedi dalla cacca dei quadrupedi pelosi (come <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_1">già</span> fecero Elio e le Storie Tese con l'<span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_2">indimenticata</span> "Cani e Padroni di Cani": è il migliore amico tuo, non mio quando la tolgo col bastoncino o mi sporca la moquette appena messa dell'appartamento nuovo... come successe a me con la mia prima casa in affitto, anni fa).
<br />questa <span style="font-style: italic;">reklama</span> rievoca un modo da dire da bar che mi faceva <span class="blsp-spelling-corrected" id="SPELLING_ERROR_3">accapponare</span> la pelle <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_4">quand</span>'ero adolescente "il culo sarà la figa del Duemila". perché intuivo (o mi auguravo) che non era solo <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_5">spacconeria</span> <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_6">sporcacciona</span> ma conteneva una verità. anzi era una profezia.
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<br />il Comune di Belgrado ne approfitta. oltre al parellelo tra culo umano e culo animale, fa un'operazione più sottile, facendo leva sul fatto che proprio lì -dall'indifeso didietro- vuole trovare soddisfazione, piacere -e illusione di dominio assoluto- il maschio. in questo non fanno differenza omosessuali ed <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_7">eterosessuali</span>, diciamo che gli omosessuali fanno giocoforza uso maggiore di questo desiderio. ma la pornografia uomo/donna e ora la pubblicità della nettezza urbana suggeriscono che ci si aspetta grandi piaceri dal terzo occhio.
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<br />il Comune di Belgrado con i 4 soggetti della campagna è <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_10">inappuntabile</span>: ricorda che il cane è tema centrale, ma il problema riguarda tutti, ricchi / <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_11">stilosi</span> (gonna chic a tubino), poveri o casual (gonna larga e più <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_12">confortevole</span>) ... e anche gli uomini. ed eccolo, invitante (piacesse il genere) culo d'uomo. versione 2011 con le mutande a vista (che in Andalusia li chiamano<span style="font-style: italic;"> "pantalones cagaos"</span> perché scendono cone se te la fossi fatta addosso)
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<br />eppure Belgrado è città segnalata per rischio omofobia manifesta: per il prossimo <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_13">Pride</span> del 2 di Ottobre si mantiene segreta la località per impedire a <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_14">naziskin</span>, <span class="blsp-spelling-error" id="SPELLING_ERROR_15">hooligan</span> e mostri vari di organizzare aggressioni (tipo quella messa in atto allo Stadio di Genova qualche mese fa con l'energumeno tutto tatuato che si era nascosto sotto il camion).
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<br />speriamo nella civiltà, facciamo i nostri migliori auguri alla Polizia della Repubblica di Serbia e confidiamo nel culo.
<br /><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgUXhDBJB69E0v6r5uFV5KZuoaD5kLNMr61u-Tbzl3BjehJRlnzSLU4TAoDfr_8Bt27yuPZ8HJMh3ZidneICMSH8uSGP6ujCMww6hdylPhwu4Ud5WQlCbZYX5m2PEhmPuu1cRw97dAv/s1600/Immagine+2.png"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;width: 212px; height: 320px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgUXhDBJB69E0v6r5uFV5KZuoaD5kLNMr61u-Tbzl3BjehJRlnzSLU4TAoDfr_8Bt27yuPZ8HJMh3ZidneICMSH8uSGP6ujCMww6hdylPhwu4Ud5WQlCbZYX5m2PEhmPuu1cRw97dAv/s320/Immagine+2.png" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5645491505612722722" border="0" /></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh2ry5PBhUIqaWwvc1gtAekB6yEhS6BfABrYwtkLh3iFFOxx4-j7berm98QDxKBJ03OZfcz7cFu5zDaOKPaf3DJMisAXU-fi1ttH5FvUPPE6TodskFtm6gE_CCjICw0fGiyLHjIE01F/s1600/Immagine+6.png"><img style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;width: 213px; height: 320px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh2ry5PBhUIqaWwvc1gtAekB6yEhS6BfABrYwtkLh3iFFOxx4-j7berm98QDxKBJ03OZfcz7cFu5zDaOKPaf3DJMisAXU-fi1ttH5FvUPPE6TodskFtm6gE_CCjICw0fGiyLHjIE01F/s320/Immagine+6.png" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5645492495755384898" border="0" /></a>
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<br /><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh2ry5PBhUIqaWwvc1gtAekB6yEhS6BfABrYwtkLh3iFFOxx4-j7berm98QDxKBJ03OZfcz7cFu5zDaOKPaf3DJMisAXU-fi1ttH5FvUPPE6TodskFtm6gE_CCjICw0fGiyLHjIE01F/s1600/Immagine+6.png">
<br /></a>Radio Pavlovhttp://www.blogger.com/profile/02457135355488424585noreply@blogger.com2