mi hanno chiesto poco meno di un mese fa un aiuto last-minute: occuparmi come direttore creativo della candidatura di Mangoni, il conosciuto architetto milanese e cantante confidenziale per Elio e le Storie Tese.
si presentava (si presenta!) alle elezioni amministrative milanesi nella lista civica Milly Moratti per Pisapia e io ne scrivo oggi, a qualche ora dalla chiusura delle urne (prima non ho avuto tempo, e forse anche per scaramanzia non ho usato il blog). l'idea stessa di usare la lista civica dell'arancia, e una Morattitudine positiva contro quella negativa, incompetente (e sleale) mi pareva un buon inizio, un ottimo contrappunto ideale.
perché mai è sceso in campo Luca Mangoni? "perché mi sono rotto i coglioni" ha ben sintetizzato l'Architetto antisnob rispondendo a un ragazzo che glielo chiedeva nel bagno di folla a Milano Libera Tutti, concerto di martedì 10 davanti alla Stazione Centrale.
quella sera Mangoni (candidato) non poteva -per par condicio- salire sul palco ma è stato sufficiente girare tra il pubblico della piazza per constatare la sua popolarità... anche se poi molti non votavano a Milano città o molti pensavano che -in linea con la tradizione Elia- quello della candidatura fosse uno scherzo o una boutade...
ma l'effetto che faceva la nostra comunicazione. e vedere gli occhi esterefatti di chi riceveva il volantino col Mangoni politico vestito da uomo d'ordine e onore ed un semplice titolo come UMILTA' oppure DISPONIBILITA' mi ha fatto un certo effetto. vedere chi voleva collezionare tutti i miei "annunci" in quanto rarità da collezionista... non capita con gli annunci per il disinfettante per il bagno.
l'intera campagna è dunque stata una sfida bellissima: Music Production e Vittorio Cosma alle bombe audio, la squadra di Hukapan per l'organizzazione, Jekyll&Hyde per l'art direction e la presenza di Elio medesimo.
se in vita mia ho lavorato a prodotti, progetti, associazioni e cause di ogni tipo: assorbenti interni non essendo donna, settimanali cattolici non essendo credente, detergente antibrufoli avendo 40 anni e pompe funebri essendo vivo. ma la politica mai. e non poteva capitarmi occasione più interessante di un candidato così anomalo e particolare.
certo, dovevo "restare in linea" con la poetica di Elio &, che però stimo da anni, ho seguito questa lunga traiettoria artistica con curiosità, come un fan e Mangoni è uno degli avatar / nuclei tematici che mi sono piaciuti di più. dunque ho scritto e fatto quel che mi sembrava giusto. ed è andato tutto liscio come l'olio nonostante il bisogno di tener la barra dritta e sostenere la pressione del tempo.
Elio e le Storie Tese è lo scherzo che fa sul serio.
abbiamo così scelto di fare una campagna di valori per Mangoni Candidato Ideale con cartoline / jpg dove adottavamo parole forti e poco usate dai politici italiani.
c'è stata anche una serie di minicomizi (parodia della discesa in campo storica di Nonno Silvio) per lanciare il Discorso dal Balconcino di Mangoni.
e per nodo centrale del mangoni-pensiero una serie di filmati "Candidato Ideale Cittadino Esemplare", a mettere in chiaro che eticità e rispetto reciproco (o per l'ambiente) in una società multietnica e policulturale dobbiamo metterli in campo ciascuno per tutti. non costa niente, ma forse per questo van così poco di modo nell'italia berluscona e arraffona.
il lavoro più affascinante è stata la decostruzione dell'idea di comizio. andare contro lo spettacolo pattumiera che la politica ultimamente dà con uno spettacolo divertente ma puntuale, e in conquista di voti, era davvero una sfida. discorso preregistrato, applausi e fischi di disapprovazione erano una chiamata a complicità per il popolo di Mangoni davanti a una politica che se la canta, se la suona e se la apprezza da sola.
Fratelli d'Italia e O Mia Bela Madunina la eseguivano un gruppo mariachi, ossia nuovi milanesi, presenza extracomunitaria ed extraordinaria. per i posteri e gli assenti giustificati, abbiamo anche cercato di rendere la forza dell'irripetibile evento montando il filmato web.
e adesso, tra qualche ora vedremo da che parte va Milano. ha ragione Celentano quando dice che sono elezioni storiche comunque. o si cambia o è morte definitiva per la Milano leggera e vivace soffocata per sempre dal cemento e dai soldi dell'Expo.
(in progress, poi riscrivo anche il testo del blog, aggiungo figu e aneddoti)
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