martedì 14 dicembre 2010

LA CARA OCULTA DE LA PLUMA.

C'è una canzone de la Prohibida che mi fa impazzire: "Terechkowa". E' dedicata a Valentina l'astronauta russa pioniera. Descrive à la Kubrick di quel che si prova a finire persi nello spazio, el espacio exterior come dicono in spagnolo, ancor più se mentre viaggi oltre Plutone dalla stazione sulla Terra qualcuno ti chiede come va, se è vero che senti la mancanza della gravità, se la solitudine è amara...
Il viaggio tra le stelle e i pianeti diventa - secondo un procedimento metaforico già consolidato - una riflessione sul rapporto con gli altri, e la voce encantadora della cantante ti aiuta a perderti e riflettere. A un certo punto la bionda canta "la cara oculta de la luna quiere verte despegar" (la faccia oscura della luna vuole vederti decollare) e io per la mia solita attitudine al fraintendimento creativo (quanti titoli pubblicitari o anche semplici boutade mi sono venute in mente così) capisco "La cara oculta de la pluma".
La "pluma" è un modo di dire spagnolo difficile da tradurre: è l'effeminatezza, quell'atteggiamento inequivocabile che ti fa dire di un uomo "non può essere che gay" o meglio ancora che ti fa commentare "uè, bella", un po' per sfottere e un po' per complicità. I gay più virili infatti "no tienen pluma", non vogliono proprio avere quel difetto che secondo loro ti rende ridicolo agli occhi del mondo.
Ma già solo l'esibizione della Prohibida, e di quegli attori che da quando il teatro esiste confondono sapientemente i generi e impersonano la donna, per diventare un po' sorpresa spettacolare, un po' critica e grande valorizzazione dell'altro sesso ...ti fanno pensare che questa critica ...che in poche parole è paura delle checche... è inutile, infondata, dettata dalla paura dello scuorno sociale.

Io mi domando ossia cosa si svegli nel desiderio per le persone del proprio sesso, grazie anche alla disapprovazione di parte della società o della famiglia. Cosa si sveglia? C'è un lato magico cui attingiamo, e non riguarda solo noi? E questo, inutile negarlo è rappresentato in modo battegliero da Amapola Lopez (nome civile dell'astronauta qui fotografata) come dai Legnanesi.
E io non ho "pluma" evidente, ma ne sono un estimatore. Anzi, mi arrabbio con chi giudica la femminilità esibita un disvalore, penso che sia omofobia introiettata. Credo che la confusione giocosa delle carte in tavola può cambiare il risultato e dare frutti inaspettati, secondo processi o associazioni non sempre intelleggibili perché giochiamo con l'immaginario, con il simbolico.
Questa è una ricerca molto più ricca e vivace in Spagna, che ha una tradizione consolidata di teatro en travesti. Più difficile da capire qui negli anni del bunga bunga, dove sembra normale che la femmina che diventa escort o schiava, e la sessuofobia è un'erbaccia che attecchisce sempre venendo seminata appositamente e concimata dal Vaticano.
Ma la diffidenza verso la pluma c'è in tutto il mondo (specie nelle religioni monoteiste e diocratico/manganellatrici); fa leva e mette radici nella paura o nella diffidenza verso il femminile. Dunque sei travestito o anche se solo schecchi sei una mezza donna, e vuoi il maschio. Ma no, ma no. Anche l'indovino Tiresia dell'antichità, cantavano i Genesis di Peter Gabriel trasformato in donna diventava veggente e poteva dire che si provava 9 volte più piacere che da uomo. E' il gioco dello specchio, e anche meglio di quello di Narciso che muore affogato per rincorrere la propria immagine.

E' il semaforo arancione della vita, ed è una personificazione sublime del camp, altro vocabolo intraducibile, quell'umorismo paradossale e surreale che riabilita l'apparente stupidità per ridimensionare le cose con un sorriso. Come ha detto Philip Core, e ha riassunto nel titolo in meno di 10 parole (complimenti per l'eternità): "CAMP: The Lie That Tells The Truth".


Il camp è la bugia che dice la verità. Trasmettono qualcosa che tanto incongruente non è, dalla faccia nascosta della luna.

3 commenti:

  1. Do you remember this summer, talking about something similar with La Prohibida? it´s sad how some gays don´t tolerate other gays because of having "pluma". They say "we are not the same, we are discriminated against because people see all of you and think we are all effeminate"... Come on you shitmouth, if you are enjoying some rights in present time it's just because those pluma gays made us visible from the very beginning.

    By the way, "pluma" is also applied to lesbians.

    RispondiElimina
  2. the hero and icon of Stonewall is Sylvia Rivera, and not Tom of Finland.

    RispondiElimina