questa storia di outing maldestro, in malafede e peggio gestito, vista con gli occhi di uomo che ama gli uomini senza troppi problemi, scatena in me vari sentimenti. un va e vieni di sensazioni sul tema “quel che si deve/non si deve dire” (e non perché ci sia peccato, o per moralismo, ma per rispetto del peccato altrui).
mi torna in mente una massima letta tempo fa “la pornografia è il sesso degli altri”: quel che non rientra nel nostro campo visuale o approviamo, pratiche e comportamenti amorosi altrui, può ben infastidirci, ma dobbiamo combatterlo solo quando limita direttamente la nostra libertà o infrange la legge.
guardo sul web la foto del direttore de L’Avvenire in 2 modi: come quella della vittima di uno spiacevole "incidente di percorso" e allo stesso tempo omologandola a un quadratino del bearwww (o altro sito di cucco), e provo tenerezza.
penso che "noi gay" (in questo caso la definizione ha senso), in un’ipotetica conversazione sul tema, avremmo detto di lui "è una velata!" oppure "è una criptochecca" (se pensavamo per conoscenza diretta o gaydar che lo fosse), e magari avremmo anche sboffato (ha ha ha), ma l'attenzione sarebbe finita lì (poi se il tipo piace, c’è la speranza di farselo in qualche oscura e coincidentale occasione). quelli più antipapisti avrebbero forse aggiunto “…fa anche le prediche, come la Benny sixteen! che sfacciata...” (sempre essendo sicuri che lo sia).
oppure oppure oppure avremmo pensato (se sapevamo o pensavamo NON lo fosse) che frocio era quello che lo additava. e di omosessualità putrefatta e trasformata in omofobia qui ce n’è senz’altro.
invece la cosa è pubblica, e Vittorio Feltri non ha perso un'occasione per star zitto: ha mostrato come parlano e costruiscono consenso quelli come lui: infamando e irridendo gli altri.
questa è peggio del carrousel di escort e veline su aerei delle Stato; il giornale di Papi ha infranto la regola aurea dell’Italia in tema di omosessualità “la parola maledetta resta in bocca a chi l’ha detta”; puoi far tutto quel che credi, con la moglie che fa finta di niente, e siamo uno dei paesi più froci al mondo MA NON BISOGNA DIRLO…e peggio ha tirato dentro il Vaticano!
spero che a questi pitbull dell'ipocrisia e della bugia che diventa verità torni tutto contro.
temo che l’affaire o il fastidio riguardino solo la parte “colta” dell'Italia... ma sono proprio curioso. anche aspiranti tronisti e veline amano parlare di queste cose solo in confessionale, di una Chiesa o di una TV (a pagamento).
P.S. mi fa morire che papisti e pretazzi (o il senso comune italiano?) cerchino adesso, in maniera subdola, di espungere l'omosessualità dalla discussione. ad esempio, il magistrato di Terni che si è occupato del caso dice: "Da noi nessun riferimento a inclinazioni sessuali". non se ne è mai parlato, non esiste.
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