sabato 12 dicembre 2009

Diane Arbus dei Poveri: MILANO DICEMBRE 09!

Volevo farlo da anni e adesso mi sfogo: racconto quel che vedo in città, io. Diane Arbus de los pobres, ecco i riflessi belli, o inquietanti di Milano sulla mia anima. E parto alla grande: da via Solferino, paradiso ohlalà di Milano. Ecco un caduto prematuro della sagra della luce che quest'anno abbiamo in città. Dice qualcosa di noi, il Cavallo Zoppo?

Via Torino perfetta non è mai stata, ma un suo fascino ce l'ha. Almeno si muove. Ecco come un artista ggiovane ha reinterpretato un angolo rimasto alla fine della Seconda Guerra Mondiale: la banchina / parcheggio a lato di FNAC (e nel passato la Standa). A me piace: non sembra portare in scena un lato disturbato e doloroso e ignorato di Milano?

Metro 2 Lanza. Un altro artista rappresenta invece qui senza troppe manfrine -sotto il Piccolo Teatro- una grande figura e topos della nostra letteratura: la caduta. Ma lo spirito fumettaro e graffitaro pone, senza scriverla, la domanda in termini terreni e baffardi: è davvero caduta? Letturatura a parte, non si sarà davvero divertita? E' quasi un mash-up visivo: Alessandro Manzoni e il fremere della carne vs Zora la Vampira e la soddisfazione immediata del fumetto erotico anni '70. Milano punk. Destroy!


Ma è verso la periferia che si raggiunge spesso il nirvana dell'ispirazione. Alla fermata Vignoli del 14 di Giambellino una vera installazione di arte concettuale: alle 9 di mattina, 3 tranci di pizza aspettano il tram. E' un'immagine per me mistica, totemica, insensata, assoluta. Chi agisce così ha a cuore la vivacità delle nostre intelligenze, stimolata nel modo più unconventional. Anche questo è un mash-up: un Salvador Dalì reinterpretato da Lino Banfi.

E per chi non ha occhi per vedere la pizza distante da lì pochi metri, c'è una presenza fisica, un segnale della cabala caprona, un frisson spirituale, un tributo simbolico al rigore operativo della capitale del business e del fashion italiano: un frigorifero aspetta alla fermata, e vuole salire sul tram! Chiamate la Sibilla, giochiamolo al Lotto, eleggiamolo in Consiglio Comunale! Meriterebbe un servizio di Studio Aperto o anche del TG5, dopo il servizio sul colore di calzini del giudice Mesiano, naturalmente.
E domandiamoci: l'animazione culturale voluta dal Sindaco Moratti sta davvero dando nuova vita e stimolo alla città, e non solo nel privilegiato centro storico?

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