lunedì 15 febbraio 2010

Diane Arbus dei Poveri. LA VICENZA CHE HO VISTO.

Mi capita spesso per lavoro di andare qualche ora in un'altra città, andata e ritorno nello stesso giorno. Ovviamente, essendo trasferta di lavoro, non riesco quasi mai a vedere nulla di fondamentale tipo monumenti che meritano la visita di 3 ore con guida parlante e bandierina o mostre d'arte che assolutamente non bisogna perdere, e io dormiglione da week-end finirò per perdere. Ma non significa che io non veda niente. Anzi, forse, come è più facile ricordarsi una canzonetta che le Variazioni Goldberg non saranno queste le cose ti tornano alla memoria? E poi questo sguardo frammentario, preciso e un po' atteccabrighe è internet 100%. Comincio oggi a condividere le mie visioni, con qualche arretrato. Il primo è Vicenza, un mese fa.


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