mercoledì 9 marzo 2011

LA FESTA DELLA DONNA.

E' passato l'8 marzo anche quest'anno, fantasticando di Emma Bonino come Presidente della Repubblica Italiana, ridendo e ragionando con Luciana Litizzetto e ricordando grazie a Benedetta che dalle donne, anzi da Asmaa, è partita la rivolta in Egitto.
Nel frattempo ho saputo che a Cadice ha vinto un concorso del Carnevale Juana La Loca un gruppo teatrale che ha messo in scena e ha fatto il punto in modo comprensibile a tutti (per come si può fare in un contesto del genere) su disagio e differenza dell'amore omosessuale.
Ho notato che nello scambio di opinioni tra me e amici/amiche si notava, poco o tanto, nel bene e nel male quanto bello/brutto/opportuno/strano fosse che alcuni attori "marcavano" ossia mettevano in scena in modo femmineo la loro differenza, andando un po' sopra le righe.

Qualche giorno fa è morta la madre di un amico (non intimo) e io ho sentito il bisogno di essergli comunque vicino, anche a costo di sembrare inopportuno. Chissà perché, chissà percome... finché oggi ho vinto le resistenze e il pudore. Mi sono domandato il perché profondo di questo mio bisogno e ho capito che risiedeva nella profonda educazione, altruista, di lui... che in qualche modo dovevo a lei.

Quando un uomo è gentile certamente intravvediamo dietro di lui una coppia di buoni genitori. Ma cosa vuol dire "buoni genitori"? Che - se sono un uomo e una donna - il papà sa essere dolce e la mamma ferma, cambiando un po' i ruoli previsti dalla morale comune (non sarà un caso tutte le religioni lavorano sul presupposto che la sessualità sia un sistema binario on/off, maschio/femmina, acceso/spento).

Per la coppia potremmo dunque dire che un uomo diventa interessante quando accetta la propria parte femminile? Però no, perché lo vorremmo virile etc etc.

Tutto ha evidentemente radice nel fatto che siamo l'unica specie animale dotata di autocoscienza, linguaggio, ragione e in cui riproduzione e sessualità prendono strade spesso diverse. Sesso, genere e orientamento sessuale non coincidono proprio.

Ma perché la donna è bella perché ragionevole, dolce e angelicata e poi dà fastidio l'uomo effeminato? E cos'è la celebrazione della donna? Una rimozione vestita con l'abito della festa?

La razza umana è davvero un giardino complicato.

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