martedì 10 novembre 2009

POESIA, CHE MI GUARDI ?

"Poesia poesia, sembra che non ci sia", e mi torna alla mente una canzone kitsch di Cocciante interpretata da Patty Pravo. Per parlare di un evento cui tengo molto: al Cinema Mexico (sembra che vada al cinema solo lì!) arriva POESIA CHE MI GUARDI di Marina Spada.
Oltre ad essere un film documentario molto bello (pare), innovativo nella struttura narrativa (la poesia dà i ritmo narrativo), riporta tra noi Antonia Pozzi, poetessa e fotografa: una tre le voci più originali del '900 -e non solo italiano-.

Dicono che la creatività femminile nella storia offre pochi esempi: ti credo!
Se eri Saffo trovavi o no nel medioevo monaci disposti a non copiare le tue poesie e distruggere gli originali? Ugualmente, negli anni '30 A MILANO (non in Swaziland) Antonia Pozzi pur essendo una ragazza BENESTANTE si è suicidata: i suoi stessi amici e coetanei le dicevano di lasciar perdere: querula o "troppo femminile"... come se "femminile" fosse un insulto!

Sono amico e fan di Marina Spada: sarò orgoglioso di vedere dove ha portato il suo sguardo discreto e inesorabile dopo l'incantevole COME L'OMBRA.

"Per riflettere sulla poesia e sulla sua necessità", dice l'invito al Cinema Mexico. Tema attualissimo -direi- dopo la morte di Alda Merini. Che ricordo ancora anni fa, seduta per gioco alla cassa della libreria Chimera Magazine di via Cicco Simonetta, appena rientrata a Milano. Burbera, fin antipatica. Magnetica, polemica. L'incongruenza della sua figura con i funerali nel Duomo e la camera ardente in Comune mi ha fatto pensare proprio ad Antonia Pozzi, o ad un altro uccellino troppo fragile per i tempi in cuiha vissuto, Liseli Marazzi Hoepli che la figlia ha celebrato in UN'ORA SOLA TI VORREI.
Tre vite drammatiche di donne della stessa città, la mia, Milano: sarà mica un posto che con la poesia ha un rapporto drammatico?

Forse le donne che non giocano al ribasso ci invitano a distogliere l'attenzione -anche solo un'ora- dall'omologazione e andare oltre il tempo: POESIA CHE MI GUARDI.

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