giovedì 29 aprile 2010

IPAZIA.

Film straordinario, di un genere -kolossal storico di ripensamento- un po' fuori moda. Alejandro Amenabar tratteggia l'umanità come un formicaio dove si commettono ingiustizie enormi, e dove il pensiero è sempre e comunque destinato a difendersi. Pessimista ma vero.
Quel che ha più colpito me è l'uso subdolo che la setta dei Parabolani, ma meglio sarebbe dire Paranoiani, fa del martirio di Cristo per lavorare sul patetico e sulla compassione cercando proseliti, salvo poi trasformarsi in un corpo poliziesco manicheo e persecutore.
Quest'ambivalenza è il motivo dell'adozione del Cristianesimo come religione di Stato nell'antica Roma. E' comoda una religione di stato dove il profeta figlio di Dio è sacrificato.
Permetterà anche nei secoli successivi di chiedere la fede (poliziotto buono e poliziotto cattivo in una sola figura) ai popoli massacrati nelle colonie.
Per quanto misogine o demagogiche o infide siano tutte le religioni (tentativo di fare i conti col dolore dell'esistenza), e in particolare quelle monoteiste con il loro Dio Padre Padrone, l'approccio cristiano, poi perfezionato dai cattolici romani è un mix perfetto.
E al cinema l'altra sera mi sono sentito orgogliosamente Pagano.

4 commenti:

  1. Io mi sono sentito orgogliosamente buddista.... e consiglio a tutti di andarlo a vedere, soprattutto alle donne... anche (ma non solo) per una serie di bonazzi seminudi che almeno ci fanno pensare che al mondo anche c'è qualcosa di moooolto bello...

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  2. Sì, il casting maschile è già una buona ragione per amare questo film (soprattutto i pagani).
    Comunque più ci penso, e più rovo che sia un film sulla solutidine di chi pensa, donne in particolare.

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  3. Comunque non mi pare del tutto anticristiano, anche se alla fine i Paraboliani, come di ci tu, si trasformano "in un corpo poliziesco manicheo e persecutore". Se non ricordo male il primo scontro viene provocato dai pagani e non dai cristiani. Comunque sia vale la pena che lo si veda: per capire che vuol dire essere discriminati e per capire anche che l'antica querelle religione/scienza parte da molto lontano...

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  4. Agorà è un film straordinario, certo vale la pena vederlo.
    l'impegno e la sfida di Amenabar nel fare un film storico sono unici, e il film mi pare abbastanza ben riuscito, considerando la mole dei temi trattati: profondo e storico, resta scorrevole! spero di aver aiutato un po', attraverso Facebook e parlandone con gli amici.

    quanto alla religione invece, io non sono anticristiano, anzi. molti dei valori di quel pensiero sono i miei...
    ma detesto la variante vittima/padrone unite e usate subdolamente... ed è quando la chiesa cattolica romana detta legge e fa leva sulla disgrazia umana per usare la "compassione" come motore di costruzione del potere.
    e facci caso: ancor più mi fa orrore l'uso subdolo del martirio di Cristo...
    se ricordi, il primo "casus belli" nel film è quando il predicatore cristiano sfida un pagano a camminare sul fuoco, adducendo la superiorità della fede e del suo dio come motore della salvezza quando lui riesce a farlo!

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