giovedì 18 marzo 2010

L'ABORTO, E L'ETEROSESSUALITA' COME MACCHINA D'INFELICITA'.

Vogliono permettere l'uso della "pillola del giorno dopo" obbligando la donna a una degenza ospedale (per dissuaderla) anziché aiutarla e semplificare il tutto con il ricovero in day hospital.
Fascisti, e propagatori d'infelicità. Perché proprio sull'infelicità altrui si regge il loro potere e il loro peculato: parlo della chiesa e della destra populista dove tutti sono divorziati, vanno a puttane e predicano moralità (quando addirittura non vanno a uomini). E aggiungono la beffa: dicono di farlo per tutelare la donna e rispettare la legge sull'aborto.
Penso abbia ragione la mia amica Clara: dovrebbero dare il patentino a chi decide di diventare madre o padre, perché il rischio è - solo per ottemperare alla normativa della dittatura eterosussuale - di generare infelici.
Quanti infelici ci sono in giro è facile vederlo: da quanta gente ogni giorno fa fatica a sorridere.

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